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Progettazione Prefiltro Impianto Stabulizzazione


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La resina che ti ho indicato io viene utilizzata negli impianti ad osmosi inversa della Forwater.

Non metto in discussione la validità delle resine, ma la necessità di rimuovere i silicati da un'acqua che esce già a nemmeno 200 di µS/cm. Ho un post-osmosi (esaurito) Forwater che restituisce acqua a conduttività zero. Non è quello, Gianmaria. Qui si tratta di ideare un impianto grosso (inteso come capacità filtrante e che duri...) e che snellisca l'acqua, anzi epuri pesticidi, tetrazine, cloro ecc.. che sono un vero problema.

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Ho un post-osmosi (esaurito) Forwater che restituisce acqua a conduttività zero.

Che vuol dire?

 

Qui si tratta di ideare un impianto grosso (inteso come capacità filtrante e che duri...) e che snellisca l'acqua, anzi epuri pesticidi, tetrazine, cloro ecc.. che sono un vero problema.

Ho intuito l'idea e il progetto, ma come hai ben detto tu, la proprietà adsorbente del carbone attivo o sinterizzato, fa si che esso rilascerà, una volta saturo, tutto quello che ha adsorbito. Da scartare quindi l'ipotesi carbone, perché non credo che possa trattare più di 2500 galloni. Capisco la voglia di voler eliminare i pesticidi (vero problema), perché il cloro non è un grosso problema, ma se non si vuole cambiare con regolarità il carbone - spendendo tanto - bisogna investire in qualche altro sistema che ovviamente porterebbe anch'esso dei costi elevati per la depurazione dell'acqua.

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scusate l'intrusione,ho dei dubbi sul fatto che rilasci le sostanze,le molecole adsorbite si legano al carbone attivo e non vengono piu rilasciate,il carbone quando esaurisce il suo potere diventa inutile....il rilascio delle molecole e legato alla temperatura mai cosi alta nei nostri acquari.

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scusate l'intrusione,ho dei dubbi sul fatto che rilasci le sostanze,le molecole adsorbite si legano al carbone attivo e non vengono piu rilasciate,il carbone quando esaurisce il suo potere diventa inutile....il rilascio delle molecole e legato alla temperatura mai cosi alta nei nostri acquari.

 

..non ti scusare, anzi è opportuno che ognuno dica la sua, in modo tale da poter dare dei suggerimenti ai Sanelli che devono ultimare l'impianto in via definitiva - per adesso ;) -.

 

Per temperature alte, cosa intendi? Rammento che in serra la temperatura raggiunge anche i 33°C, quindi un'acqua a 30°C circa per i cambi.

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Gianmaria: tu non c'eri alla 'riunione' e forse io mi spiego male: non stiamo cercando un metodo per demineralizzare l'acqua, ma per prefiltrarla, pretrattarla epurando qualsiasi sostanza chimica che vada oltre le nostre possibili misurazioni sia presente in acqua. I rimedi meno cari sono carbone e io aggiungo torba, ma non perché mi sono svegliato con la torba nel cuscino, capisci? Quindi al momento dei silicati, con tutto il rispetto.....

Adesso, assodato che siamo convinti che torba e carbone attivo siano i rimedi più economici disponibili, bisogna solo cercare di capire qual'è il rimedio migliore per trattare l'acqua.

Demineralizzare l'acqua per poi remineralizzarla non è il più economico dei rimedi: un allevatore non potrà mai abbattere i costi.

Quindi rimaniamo nell'ambito del discorso torba-carbone, sempre che si creda a questi due elementi. Io ci credo fermamente, perché mi rifaccio anche alle esperienze di gente sicuramente più grande di noi.

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io direi carbone in uscuta dal rubinetto e torba prima di riversrla in vasca :-)

 

Ma sono ancora dubbioso che il carbone rilasci quello che assorbe ...... mi documento e poi ........vi rompo di nuovo :-)

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Credo anch'io nel carbone e nella torba, non a caso utilizzo due filtri esterni utilizzando entrambi i processi per depurare l'acqua, ma preparo - per ora - 300 litri d'acqua a settimana, quindi è diverso, e ci impiego 4 giorni per preparare l'acqua dei cambi. Sostituisco il carbone una volta ogni due mesi, perché ho testato il cloro con reagenti e ho notato che riesce una cartuccia a durarmi due mesi. Ma come fare per utilizzare la stessa metodologia se il volume d'acqua è tanto come nel caso de Sanelli?

Per la torba sono d'accordissimo, anche se poi bisognerà capire la velocità del flusso d'acqua al passaggio e la durata della torba stessa.

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Ma come fare per utilizzare la stessa metodologia se il volume d'acqua è tanto come nel caso de Sanelli?

Per la torba sono d'accordissimo, anche se poi bisognerà capire la velocità del flusso d'acqua al passaggio e la durata della torba stessa.

E secondo te non fa parte dei dogmi? :dft010: Questo è uno dei punti.

Perché tu puoi testare l'acqua con appositi reagenti per il Cl2, ma torno a ripeterti che NON penso che sia l'unica sostanza a dover essere eliminata dall'acqua. Sarebbe troppo facile. Pertanto il punto è COME acquisire una certa dimestichezza con tale pratica. Poi, che tu producendo un volume X, cambiando il carbone ogni Y giorni è perfetto, ma non tutte le acque sono le stesse, perché la tua a che conduttività esce? Conosci la scheda organolettica della tua acqua? Pensi che sia identica alla loro? Sono queste le discriminanti che poi definiscono il delta, il punto, l'equilibrio gestionale per stabilire come, quanto e quando va cambiato il carbone o la torba.

Non conosco rimedi piu' economici di torba e carbone.

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le temperature se non sbaglio si aggirano intorno ai 300 800 gradi,a questa temperatura il carbone si rigenera.

Si, per l'attivazione e rigenerazione si. Infatti si usano vapori, Altrimenti lo si incenerisce. :dft010:

Avendo avuto il marino però ricordavo una cosa che avevo rimosso: nella composizione dei micropori ci stanno delle molecole di fosforo, che lasciando la sede alle molecole affini che stanno per essere adsorbite finiscono in acqua con incidenze volendo negative se si parla di marino. Poco ce ne frega per un uso prettamente dulcacquicolo, dove tutt'al più può di poco aumentare il livello di concentrazione di fosfato.

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E secondo te non fa parte dei dogmi? :dft010: Questo è uno dei punti.

Perché tu puoi testare l'acqua con appositi reagenti per il Cl2, ma torno a ripeterti che NON penso che sia l'unica sostanza a dover essere eliminata dall'acqua. Sarebbe troppo facile. Pertanto il punto è COME acquisire una certa dimestichezza con tale pratica. Poi, che tu producendo un volume X, cambiando il carbone ogni Y giorni è perfetto, ma non tutte le acque sono le stesse, perché la tua a che conduttività esce? Conosci la scheda organolettica della tua acqua? Pensi che sia identica alla loro? Sono queste le discriminanti che poi definiscono il delta, il punto, l'equilibrio gestionale per stabilire come, quanto e quando va cambiato il carbone o la torba.

Non conosco rimedi piu' economici di torba e carbone.

 

Siamo sulla stessa lunghezza d'onda, comunque io testo il cloro perché è più facile reperirlo come test, conosco quello di partenza (valore di Cl2), verifico l'efficacia del carbone su di esso e sui fosfati. Quando il valore risale capisco che il carbone si sta esaurendo e provvedo alla sostituzione. Sarebbe impossibile poter monitorare altri valori, a meno che non si può contattare un laboratorio e testare la propria acqua, facendo poi le dovute proporzioni. Dall'articolo in ogni caso è emerso che il carbone, dopo aver esaurito la sua proprietà, diventi substrato biologico, ma quanto è vera questa cosa? La zeolite come materiale filtrante alla lunga diventa materiale biologico, ma non so se vale la stessa cosa per il carbone.

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Torniamo a Vercelli. Il sospetto legittimo di Andrea è che nella sua acqua possano essere presenti, a random e in traccia, sostanze che vadano oltre la tossicità del cloro, per il quale già una buona aerazione potrebbe essere risolutivo come rimedio. Giusto per tornare al punto di partenza.

Stasera vedo di mettere qualche foto.

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Qui siamo di fronte ad un bel muro, dove alcuni (Io e Tatore) sosteniamo che una volta esaurito il potere adsorbente, il carbone attivo rilasci tutto di colpo, dall'altra parte Dotto, Saba e l'articolo (interessantissimo!!!) dicono che ciò non accade o accade ma è trascurabile il rilascio...

 

Perchè appunto la mia paura è che se per qualche motivo il carbone si esaurisca prima della sua sostituzione (per mia negligenza, o per un lotto di carbone di qualità bassa, o per dell'acqua particolarmente inquinata lo faccia esaurire prima, i fattori sono tantissimi!!!) che vado a vanificare quanto fatto in precedenza e a compromettere la salute dei pesci....

 

Anche perchè i fatidici 6000 litri di durata di una cartuccia, da cosa sono dati? da un calcolo medio delle acque mondiali? dalla filtrazione della peggiore sulla terra? oppure tanto per dare un idea? secondo me quest'ultima (e non solo secondo me), il fatto che a sto punto una cartuccia può durare 6000 litri, come 60000 e come 600...

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    • Gio79
      Mi chiamo Giovanna e vivo a Udine, da un pò di anni mi sono appassionata al mondo degli acquari. Dopo le prime esperienze "basic" mi sono innamorata del mondo degli Oranda, più precisamente dei Shogun e testa di leone. E' stata una bella scuola per quanto riguarda ogni forma di malattia......attualmente ne possiedo otto, in salute, di circa 14 cm in un acquario dedicato unicamente a loro. Da settembre dell'anno scorso ho deciso di lanciarmi in una seconda sfida, Discus. Attualmente possiedo sei Stendker di taglia 12-14 cm. La maggiore difficoltà è stata quella di entrare in simbiosi con il loro carattere e timidezza (nettamente opposta agli oranda). Ho fatto buoni progressi .. spero di continuare così 🙂! Chiedo il vostro consiglio per una situazione atipica..uno dei Discus, fin dal primo giorno rifiuta ogni forma di mangime granulare (provati tutti) vuole solo artemia dalla mia mano!  Ho necessità di abituarlo come il gruppo a mangiare anche altro, sto valutando di dare solo il cibo che gli altri mangiano regolarmente (artemia, granulare all'aglio, spirulina + vitamine, original stendker granulato, askoll diet blu/rosso ..ecc..) e vedere se dopo qualche giorno di digiuno cede.  Cosa ne pensate? quanti giorni può stare senza cibo senza rischiare la salute? Inoltre due volte alla settimana doso Seachem Discus Trace perchè ho paura che mangiando solo artemia (imbevuta con vitamine o aglio) non abbia tutte le sostanze nutritive necessarie.  Spero mi possiate aiutare, grazie Giovanna 
    • Gattosilvestro
      Con la scusa vi mostra la coppia 😁
    • Gattosilvestro
      Allora spiego un po meglio la situazione  comprai 2anni fa circa 3 discus gia grandi di cui si era gia formata una coppia  li separai in acquario di comunita e anda tutto bene i piccoli dischi sono arrivati alla grandezza di un centesimo€ spostati in altra vasca piano piano sono morti tutti.decido di prendere un cubo solo per la coppia laddove hanno continuato a deporre moltissime volte ma senza risultati poi ho pensato di cambiare maschio (quello attuale) e depongono 1 volta a settimana dopo un po di mesi spoto tutto in acquari di comunita separati cn una reta e la trafila continua senza esito positivo  ora invece avendo a diposizione un 30o litri li ho spostati li dove la trafila continua puntuale ogni 7/10gg  stavo pensando di ricambiare maschio dato che con quello 1 volta era andata a buon fine  poi qualcuno sa dirmi che valori devo usare per far riposare la femmina che credo si stremata dalle continue covate spero do essere stato chioro e di non essermi dilungato saluti
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