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Progettazione Prefiltro Impianto Stabulizzazione


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no sicuramente come in tutte le cose vi è un compromesso,e sicuramente piu' lento è il passaggio dell'acqua e piu' completata sara la sua depurazione.dunque bisogna informarsi con la casa costruttrice sulle specifiche di installazione e di buon funzionamento dei loro prodotti e.....fidarsi.

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è un discorso molto nebuloso, l'ideale sarebbe effettuare dei test (giornalieri??) sullo stato dei carboni e quando sono esausti sostituirli... proverò al lavoro ad informarmi se esiste qualcosa di simile...

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è vero, comunque tengo a precisare che il contatto avviene ad alte pressioni su un carbone a granulometria molti fine, quindi con ampia area superficiale, quindi di contatto... Giustamente Mauro tu vuoi dei valori scientifici, al momento non sono in grado di fornirli purtroppo, hai gli stessi dubbi che mi attanagliano da mesi, e sono le cause per le quali non ho ancora messo a punto un impianto...

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Francois tu sei tra le persone più preparate, e quindi ti ascolto volentieri, il cloro e una dei prodotto che meno mi interessa eliminare col prefiltro, perchè tanto l'acqua una volta prefiltrata rimane a stabulare per almeno 20 ore prima di essere riutilizzata...

 

Il tempo di contatto/carbone deriva dal flusso dell'acqua giusto? te lo posso calcolare, comunque pensavo a un flusso abbastanza veloce, tipo di 1000 litri ora, in quanto scaldo l'acqua con una caldaietta prima dell'immissione nella cisterna e non posso permettermi far passare un flusso troppo lento perchè mi rimmarrebbe accessa troppo a lungo con conseguenti sprechi di gas.

 

Sono pronto a resettare tutte le idee, le mie necessità, riassumento, sono di prefiltrare l'acqua per l'eliminazione di inquinanti ( e questa parola ne sono conscio che vuol dire tutto e vuol dire nulla) con un impianto in grado di supportare il mio fabbisogno giornaliero di 1000 litri, con una spesa di gestione (ovvero di ricambi)non troppo onerosa.

 

Molti mi han consigliato di preparare tutta acqua osmotica e poi di reintegrare i sali, è un operazione che però non mi va di fare, io vorrei utilizzare l'acqua del rubinetto tal quale, previa appunto una filtrazione.

 

Cosa ne pensi? è fattibile? è utile?

 

Intanto ti posto i valori chimico-fisici dell'acqua appena prima dell'immissione in cisterna:

 

pH 7.4 (ph-metro digitale)

kH 4 (test Tetra)

gH 5 (Test Tetra)

microsiemens 175 (conduttimetro digitale)

temperatura 30°C

NO2 <0.025 ppm (test JBL)

NO3 < 10 ppm (test Tetra)

PO4 <0.1 (test JBL)

Cloro non rilevabile (test Sera)

 

 

Scusami se non sono riuscito a risponderti su questo topic in quanto il lavoro mi tiene impegnato praticamente tutto il giorno ..

 

Il sistema che ti ho proposto è l'unico che effettivamente puo darti un aiuto effettivo e ti permette di far attraversare l'acqua con una portata di 500 - 900 litri/h.

La durata di un filtro a carbone non è quantificabile e andrebbero effettuate delle analisi periodiche su quello che ti interessa venga eliminato.

 

La tua acqua è abbastanza leggera e non è ricca di inquinanti.

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si ho letto la mail,se ti è possibile mi piacerebbe avere qualche foto,del filtro ed un disegno in sezione che illustri il suo funzionamento.certo che dover fare dei test periodici......se possiamo farli noi ok,ma se dobbiamo appoggiarci ad un laboratorio comincia a diventare complessa la faccenda.

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Come ho spiegato telefonicamente a Fabrizio non esiste una analisi chimica che permette di quantificare la durata di un carbone attivo.

I carboni lavorano verso una ampia categoria di sostanze ed è difficilissimo capire in quanto tempo si esauriranno.

Se lo usi per declorare l'acqua basta realizzare un filtro che contiene X carbone per una Y altezza con un Z passaggio di acqua. Misuri in uscita con un semplice TEST e sai quando devi sostituirlo. Nei confronti degli altri inquinanti se presi tutti insieme è impossibile valutare una durata precisa.

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hai ragione Francois, specialmente nel caso del cosidetto Carry over di un sistema filtrante, dove se arriva troppo inquinante lui non riesce a filtrare tutto anche se in buono stato... Diciamo che la mia domanda era per un uso normale, con un acqua diciamo buona... solo per darci una regola... potremmo quindi usare come riferimento il cloro?

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Andrea, sin dall'inizio ti ho consigliato di analizzare l'effetto adsorbente del carbone e loro efficacia attraverso l'analisi del cloro..e secondo me sarebbe l'unica soluzione possibile. Francois ti ha consigliato la stessa cosa, e secondo me non vi resta che provare e fare i dovuti calcoli..!

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E' molto difficile calcolare se il filtro a carbone attivo è ancora funzionante facendo riferimento al cloro residuo.

Per eliminare il cloro è piu importante il tempo di contatto che la quantià in se del carbone.

 

Possiamo anche fare un semplice calcolo.

500 grammi di carbone di buona qualità eliminano circa 6 kg di cloro. Se nell'acqua sono presenti circa 1 ppm di cloro vuol dire che per trattare 1.000.000 di litri saranno sufficienti 1,5 kg di carbone. In realtà non è proprio cosi perchè il carbone non ha una azione solo contro il cloro ma reagisce con una infinità di sostanze che possono influire sulla velocità e sulla durata.

Generalmente si sostituisce il carbone una volta ogni 6 - 12 mesi per non avere problemi.

 

Pensando a tutto questo mi è venuta una idea che secondo me potrebbe essere di aiuto.

Utilizzare due filtri a carbone interponendo in mezzo un sistema di monitoraggio del cloro o realizzare una valvola per il prelievo dell'acqua e monitorare il cloro di tanto in tanto. Quando in uscita dal primo filtro si inizia a misurare il cloro presente vuol dire che è da sostituire interponendo il secondo al primo. Potrebbe essere un sistema efficace in quanto nel caso di saturazione del primo filtro esisterebbe sempre il secondo che lavora .

 

Se poi si ha intenzione di eliminare il cloro e le clorammine e la sostanza organica stiamo effettuando delle ricerche con l'utilizzo di raggi UV a determinate lunghezze d'onda dove il cloro si trasforma in acido cloridrico che si neutralizza con i carbonati, bicarbonati e borati presenti nell'acqua.

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Domanda forse stupida, io avevo capito che il carbone aveva scopo di eliminare sostanze indesiderate differenti dal cloro, il cloro non viene gia eliminato da se con lo stoccaggio e una buona movimentazione? addirittura se non sbaglio (ma non vorrei dire la caxxata per errore di memoria) Walter Perris diceva che il cloro evapora solo montando un soffione che fa scendere l'acqua a pioggia nella vasca di stabulazione.

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Ovvio che ogni inquinante ha una risposta diversa sul carbone, appunto 500 g di C.A. eliminano 6 Kg di cloro (anche qui nel tempo, e non tutti insieme ovviamente), ma magari la stessa quantità elimina solo 1 nanogrammo di Bromocianuro (un composto a caso che ho usato in laboratorio in settimana con effetti molto ''simpatici'' che spero non arrivi mai in contatto con le nostre falde). L'idea però di Francois di campionare l'acqua tra un filtro e l'altro e buona, ma quindi occorre acquistare due bidoni gemelli? il problema più che quello economico è quello dello spazio che da noi incomincia a essere carente... Hai sollevato il problema della lampada UV, nel nostro caso un passaggio (anche veloce) basterebbe? se si hai qualche articolo da consigliarci? io ho una lampada UV da laghetto, appena posso posto le sue caratteristiche...

 

p.s Grazie a Mauro, Jamy Diamond e a tutti per gli interventi!!!

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    • LorenzoBrigant3
      Valori ottimali ma due discussioni non mangiano e presentano feci bianche. ho fatto trattamento con flagelli cp senza beneficio. Ora ho preso anti fluke wormer avete esperienza nel trattamento con questa sostanza 
    • Gio79
      Mi chiamo Giovanna e vivo a Udine, da un pò di anni mi sono appassionata al mondo degli acquari. Dopo le prime esperienze "basic" mi sono innamorata del mondo degli Oranda, più precisamente dei Shogun e testa di leone. E' stata una bella scuola per quanto riguarda ogni forma di malattia......attualmente ne possiedo otto, in salute, di circa 14 cm in un acquario dedicato unicamente a loro. Da settembre dell'anno scorso ho deciso di lanciarmi in una seconda sfida, Discus. Attualmente possiedo sei Stendker di taglia 12-14 cm. La maggiore difficoltà è stata quella di entrare in simbiosi con il loro carattere e timidezza (nettamente opposta agli oranda). Ho fatto buoni progressi .. spero di continuare così 🙂! Chiedo il vostro consiglio per una situazione atipica..uno dei Discus, fin dal primo giorno rifiuta ogni forma di mangime granulare (provati tutti) vuole solo artemia dalla mia mano!  Ho necessità di abituarlo come il gruppo a mangiare anche altro, sto valutando di dare solo il cibo che gli altri mangiano regolarmente (artemia, granulare all'aglio, spirulina + vitamine, original stendker granulato, askoll diet blu/rosso ..ecc..) e vedere se dopo qualche giorno di digiuno cede.  Cosa ne pensate? quanti giorni può stare senza cibo senza rischiare la salute? Inoltre due volte alla settimana doso Seachem Discus Trace perchè ho paura che mangiando solo artemia (imbevuta con vitamine o aglio) non abbia tutte le sostanze nutritive necessarie.  Spero mi possiate aiutare, grazie Giovanna 
    • Gattosilvestro
      Con la scusa vi mostra la coppia 😁
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