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[Green, blue e Brown] Wild Groove


tatore

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In questo momento ha i super sconti per fine stagione c'è scritto (-55%), in pratica ti dovresti fare 2400km A/R per andare a rovistare tra gli avanzi di stagione........ Se fossero prezzi in Italia sarebbero ottimi

 

Scusate OT

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fabix80[/b]' timestamp='1320826555' post='42967'] qual è secondo voi la parte tecnica assolutamente necessaria in una vasca di wild? soprattutto che filtraggio vi sentite di consigliare per praticità ed efficienza?

 

Io adottavo pochi accorgimenti:

- lasciavo stabulare l'acqua (anche l'osmosi) con biocondizionatore per almeno 24 ore con una pompa che la muoveva continuamente e solo dopo la torbavo se necessario

- il filtro per il vascone era una sump lasciata maturare per parecchio tempo, mentre per le altre vasche, normalissimi filtri... entrambi caricati con siporax o materiale ultraporoso equivalente

- riscaldatore sempre sovradimensionato (ho quasi sempre utilizzato gli Jager)

- luci accese gradualmente... facevo una sorta di effetto alba-tramonto accendendo in sequenza le lampada, in modo da evitare ai discus lo stress dell'accensione di botto di tutte le lampade

- buon cibo vario

 

utilizzavo anche in alcuni acquari una lampada UV, ma se i pesci sono in salute è un accessorio praticamente inutile.

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ma prefiltrarla su carbone e poi stabularla non è più che sufficiente? usavi il biocond. più per una questione "psicologica" o perché riconosci a questi prodotti delle proprietà che vanno al di là dell'eliminazione del cloro ecc.?

in che senso torbavi se necessario? dicendo così mi viene di pensare, essendo un'operazione che da quel che scrivi era successiva alla stabulazione, che riconosci nella torba solo la proprietà acidificante e non adsorbente? :dft010: mi piace questo post..

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Considerando l'acqua di Roma, ti posso garantire che per alcuni periodi ignoti dell'anno, la quantità di cloro che viene utilizzata è talmente forte che rasenta il limite del potabile, per cui chi ha a che fare con pesci, discus, e selvatici per giunta, ha una consapevole paura che le precauzioni (stabulazione, aerazione e torba) sembrano non bastare, quindi ci si affida anche a mezzi convenzionali quali biocondizionatori, che legano almeno il più delle sostanze tossiche, contengono sostanze toniche e colloidali ottime, e dormi più tranquillo.

E' chiaro che se hai 20 vasche non puoi più pensare all'Aqua Safe o all'Aqutan, ma per evitare salassi spendi soldi e spazio per un'area di stabulazione più congrua. E' ovvio che la 'componente psicologica ' c'è, ma quando senti il cloro non è solo...psicologica. :dft010:

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fabix80[/b]' timestamp='1320831719' post='42974'] una pagina indietro del thread non era così però .. adesso mi sento un po' confuso.. intendo quando si parlava di valori.. chi ha avuto esperienze con i royal blue? cosa ne pensate? conoscete qualche sito o lettura interessante? grazie..
Fabix, infatti c'è del dolo in quello che ho fatto uscire fuori. Non è per caso né una contraddizione...o meglio: lo è, ma solo apparentemente.

Sarò più chiaro: se un appassionato mi chiede cosa ci vuole per tenere dei selvatici..io intanto chiedo che selvatici, e poi dico:

  • impianto ad osmosi
  • calzini e torba
  • dei rilevatori di durezza e pH
  • un conduttivimetro
  • una vasca di minimo un mt
  • sabbia fine
  • poca luce
  • radici

Se ti dico che i pesci che vedi in foto sono stati (non tutti, ma i più grossi) per la prima settimana in una vasca con un filtro non maturo, a 24 °C (che aumentava di mezzo grado al giorno), acqua di rete piano piano portata a durezza "wild" e senza luce? Mi crederesti? Eppure era una condizione essenziale per riprenderli da uno stadio letargico quasi patologico.

Ed è qui che subentra poi il famoso occhiometro: vuoi vedere i pesci "brillare"? E allora inizia a giocare, come? Abbassa la durezza, metti la torba, luci basse, piante galleggianti, acqua ambrata, stabula, prefiltra e biocondiziona i cambi, tienili in gruppi numerosi, controlla che il filtro funzioni, attacca una UV-C perché la carica batterica è la vera nemica dei selvatici.

Come la mettiamo? E' ancora una contraddizione....ma il fatto è che bisogna accettare tanti modi di operare, perché è probabile che tutti siano validi, ciascun metodo per una insita e forse ignota peculiarità.

L'ex Jugoslavia quando era totalmente chiusa se li sognava i discus, e l'acqua non inquinata. Usavano per quelli che avevano solo acqua piovana e cibo vivo (quello che a farlo quando non hai soldi per l'industriale ci metti nulla). Bene, avevano discus di una bellezza straordinaria, e tutti animali che non conoscevano patologie, che si riproducevano senza problemi, e varietà naturalissime. Giusto per farti capire che spesso dietro delle pseudo-contraddizioni si nascondono grandi verità.

Tutti sanno che una cosa è impossibile da realizzare, finché arriva uno sprovveduto che non lo sa e la inventa.(Albert Einstein). :dft010:

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Io adottavo pochi accorgimenti:

- lasciavo stabulare l'acqua (anche l'osmosi) con biocondizionatore per almeno 24 ore con una pompa che la muoveva continuamente e solo dopo la torbavo se necessario

- il filtro per il vascone era una sump lasciata maturare per parecchio tempo, mentre per le altre vasche, normalissimi filtri...- riscaldatore sempre sovradimensionato (ho quasi sempre utilizzato gli Jager)

- luci accese gradualmente...

- buon cibo vario

 

leggendo quanto detto ushio si comprende come i fattori importanti in gioco siano sempre gli stessi...mi sto rendendo conto che( forse) è inutile passare anni su forum e farsi 1000problemi su ogni cosa,bisogna trovare il coraggio di provare,allevare ed imparare dai propri errori...una buona formazione di base ci deve essere ma "l'occhiometro" si fa sul campo...percui facciamo sparire questa paura di avere wild in vasca :027:

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Questo si, ma non va presa come sfida personale (nel senso più leggero del termine). Sai cosa c'è che per me è importante quanto l'acquariologia? Il buon inizio, gli esemplari sani (non devono essere campioni, ma SANI), e la consapevolezza che si portano in casa bellissime bestiole da amare e rispettare.

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Sai cosa c'è che per me è importante quanto l'acquariologia? Il buon inizio, gli esemplari sani (non devono essere campioni, ma SANI), e la consapevolezza che si portano in casa bellissime bestiole da amare e rispettare.

 

e non è una frase scontata purtroppo.. :dft006:

ho recentemente finito di leggere il libro di Soh ed ho riflettuto molto su alcune frasi dell'autore che possono sembrare banali (ma che non lo sono affatto) a proposito del cercare di vendere a tutti i costi esemplari SANI.. chissà quanta gente si è allontanata dai discus e dall'acquariologia in genere per colpa di chi vende badando solo al mero profitto..

eppure non dovrebbe essere difficile capire che se una vasca ed i suoi abitanti ci danno soddisfazione vien voglia di fare altri acquisti.. vabbè...

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Vabbè..io sono sempre più convinto che il wild nella fattispecie non è un pesce da negozio. O meglio: i negozi che hanno bei selvatici sono davvero rari. Meglio da una parte. L'ibrido è nato per colpire immediatamente l'attenzione dell'acquariofilo. Il selvatico devi tirartelo te su, perché dopo un trasbordo palesa il disagio per settimane.

Il libro di Soh è bello, lui è molto per la prevenzione e ti dice come curare i pesci. Ma non è un libro per discussofili di "primo pelo". Nel senso che se ti fai suggestionare dalle cose che il discus può contrarre e dalla corrispondente cura, fai un passo indietro e pensi: ma chi me lo fa fare? :dft010:

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  • 3 weeks later...

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  • Risposte

    • LorenzoBrigant3
      Valori ottimali ma due discussioni non mangiano e presentano feci bianche. ho fatto trattamento con flagelli cp senza beneficio. Ora ho preso anti fluke wormer avete esperienza nel trattamento con questa sostanza 
    • Gio79
      Mi chiamo Giovanna e vivo a Udine, da un pò di anni mi sono appassionata al mondo degli acquari. Dopo le prime esperienze "basic" mi sono innamorata del mondo degli Oranda, più precisamente dei Shogun e testa di leone. E' stata una bella scuola per quanto riguarda ogni forma di malattia......attualmente ne possiedo otto, in salute, di circa 14 cm in un acquario dedicato unicamente a loro. Da settembre dell'anno scorso ho deciso di lanciarmi in una seconda sfida, Discus. Attualmente possiedo sei Stendker di taglia 12-14 cm. La maggiore difficoltà è stata quella di entrare in simbiosi con il loro carattere e timidezza (nettamente opposta agli oranda). Ho fatto buoni progressi .. spero di continuare così 🙂! Chiedo il vostro consiglio per una situazione atipica..uno dei Discus, fin dal primo giorno rifiuta ogni forma di mangime granulare (provati tutti) vuole solo artemia dalla mia mano!  Ho necessità di abituarlo come il gruppo a mangiare anche altro, sto valutando di dare solo il cibo che gli altri mangiano regolarmente (artemia, granulare all'aglio, spirulina + vitamine, original stendker granulato, askoll diet blu/rosso ..ecc..) e vedere se dopo qualche giorno di digiuno cede.  Cosa ne pensate? quanti giorni può stare senza cibo senza rischiare la salute? Inoltre due volte alla settimana doso Seachem Discus Trace perchè ho paura che mangiando solo artemia (imbevuta con vitamine o aglio) non abbia tutte le sostanze nutritive necessarie.  Spero mi possiate aiutare, grazie Giovanna 
    • Gattosilvestro
      Con la scusa vi mostra la coppia 😁
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