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Alternativa All'impianto Di Stabulizzazione


sane84

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Micth ma quello vicino alla sump è un reattore di calcio riempito a cannollicchi o mi sbaglio????

Cmq anche Bayer ha utilizzato una vasca interrata per stabulare!!!!! direi un ottima idea per sfruttare lo spazio al massimo!!!!!

Per caso sai cosa hanno utilizzato per renderle impermeabili?????

 

Una cosa Sanelli Bross,volete far uscire l'acqua a 30°C e da quello che ho capito rimarrà minimo un 12-24 ore nella tanica a stabulare,ma in questo tempo non scenderà la temperatura?????

E una cosa se si mette il filtro a carboni prima della torba non si annulla l'effetto della torba???

scusate l'interrogatorio ma cosi almeno capisco meglio e come al solito ho solo che da imparare!!!!!! :thumbsu:

 

30 gradi più o meno, più probabilmente 26-28, non scenderà in quanto tutta la serrà ha quella temperatura, come da SG (loro avevano forse 32...)

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Micth ma quello vicino alla sump è un reattore di calcio riempito a cannollicchi o mi sbaglio????

Cmq anche Bayer ha utilizzato una vasca interrata per stabulare!!!!! direi un ottima idea per sfruttare lo spazio al massimo!!!!!

Per caso sai cosa hanno utilizzato per renderle impermeabili?????

 

Una cosa Sanelli Bross,volete far uscire l'acqua a 30°C e da quello che ho capito rimarrà minimo un 12-24 ore nella tanica a stabulare,ma in questo tempo non scenderà la temperatura?????

E una cosa se si mette il filtro a carboni prima della torba non si annulla l'effetto della torba???

scusate l'interrogatorio ma cosi almeno capisco meglio e come al solito ho solo che da imparare!!!!!! :thumbsu:

 

30 gradi più o meno, più probabilmente 26-28, non scenderà in quanto tutta la serrà ha quella temperatura, come da SG (loro avevano forse 32...)

 

Hai ragione Andre non ci pensavo piu!!!!!

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Il passaggio rapido su torba invece sì che sarebbe una caxxata.....

Si Astro dovrebbe essere una specie di letto fluido (penso si chiami cos', ma di marino proprio 0) caricato a cannolicchi, ne ho preso anche io uno a suo tempo della Deltec ma non l'ho mai usato.....

 

Nicola, sarebbe una cavolata in quanto con un passaggio veloce l'acqua scioglie poco o niente degli elementi rilasciabili dalla torba, giusto?

 

In cosa consiste quindi un filtro a letto fluido?

 

E questo scambiatore a piastre cos'è? Quanto assorbe in termini energetici?

 

un +1 per le notizie fornitoci non te lo leva nessuno!!!

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Il passaggio rapido su torba invece sì che sarebbe una caxxata.....

Si Astro dovrebbe essere una specie di letto fluido (penso si chiami cos', ma di marino proprio 0) caricato a cannolicchi, ne ho preso anche io uno a suo tempo della Deltec ma non l'ho mai usato.....

 

Nicola, sarebbe una cavolata in quanto con un passaggio veloce l'acqua scioglie poco o niente degli elementi rilasciabili dalla torba, giusto?

 

In cosa consiste quindi un filtro a letto fluido?

 

E questo scambiatore a piastre cos'è? Quanto assorbe in termini energetici?

 

un +1 per le notizie fornitoci non te lo leva nessuno!!!

Guarda, quello che dice Mitch se andate ad analizzarlo ahimé è tutto abbastanza fondato, come anche il discorso della centralizzazione del filtraggio. Io penso come vi ho detto, o come ho scritto non ricordo, che è peggio della roulette russa, perché non solo si rischia H24, ma diventa un punto alla fine il centralizzato in cui davvero anche una goccia di acqua proveniente da vattelapesca può scatenare un putiferio. Molti allevatori, i più grossi anche come Stendker e altri son passati loro malgrado (e sono i maestri dell'ottimizzazione spazio-costi) dal centralizzato al dedicato. Dopo aver buttato al macero per un errore grossolano centinaia di migliaia di animali in un sol colpo. Altri sono spariti dopo un simile problema. Pochi hanno avuto il coraggio di ricominciare.

@ Astro: potrebbe essere un denitrificatore, visto il carico di cannolicchi e il flusso lento di acqua che lo attraversa.

Mitch, ammazza che papello!! Me lo rileggo con gusto!

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salvo come per ogni cosa un impianto centralizzato va fatto secondo criterio altrimenti i pesci muoiono non perchè ci sia contagio ma perchè l'impianto non funziona.

 

 

Quando arriva un nuovo ospite nell'impianto esiste solo un modo per evitare un eventuale contagio: metterlo in una stanza a parte. Anche se si usano vasche da quarantena molti patogeni si trasmettono anche per via aerea oltre con retini e attrezzature condivise, per non parlare delle persone che respirano e parlano vicine alle vasche.

Semmai un impianto centralizzato aiuta a tenere sotto controllo i patogeni perchè avendo una maggiore quantità d'acqua si diluiscono.

 

Pensiamo in 4 dimensioni, se io ho 6 vasche da 200 litri ciascuna e le unisco, di colpo i discus beneficiano di 1500 litri al posto di 200 (non ho sbagliato il conto ma calcolo la sump). Cioè è come se facessi una nuova vasca molto grande ma che tengo compartimentata per ragioni tecniche, tipo le varie età dei giovani in crescita.

 

E' come se cassano che ha piscine da 15000 litri per la crescita con 10.000 discus si preoccupasse dei contagi...

 

Se il discorso che abbiamo fatto per la UV-C regge ci troviamo in una situazione in cui l'equilibrio batteriologico viene aumentato a favore dei "buoni".

 

Le pestilenze sono molto rare se i pesci sono seguiti, in caso uno o più esemplari dovessero ammalarsi si prepara una vasca da quarantena o cura e si sposta il singolo esemplare. Altrimenti se il discorso non vale bisognerebbe tenere ogni esemplare separato dagli altri e questo non è fattibile. Chiedo scusa per la lunghezza.......

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Secondo me scegliere tra il filtraggio centralizzato e quello indipendente è una di quelle discussioni da bar come decidere se son più belle le more o le bionde... Ognuno dice la sua e ognuno ha le sue ragioni, l'unica cosa che non mi è chiara è la diluizione del patogeno in vasche più grandi, il patogeno si moltiplica, quindi dopo poco si avrà la setssa concentrazione che si aveva nella vasca indipendente. Poi ripeto, le nostre vasche sono indipendenti per modo di dire, i tubi per scaricare l'acqua sono gli stessi e si spostano da una vasca all'altra in maniera indiscriminata, ( a parte rare eccezioni dove hanno un tubo dedicato, quali vasca in quarantena, ma comunque il patogeno si sposta anche via aerea quindi....).

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Salve Ragazzi,scusate se mi intrometto nella vostra Squisita e Utilissima Discussione,che seguo con Grande Interesse, volevo porvi una domanda:

Ma nel caso singolo che si stabuli acqua prefiltrata da carbone e filtro a sedimenti0,5m,da un impianto osmosi modificato(vi posto una foto, nel mio caso la mia acqua ha una durezza altina 450/500 ms PH 7,5/6 ) e se ne riscalda una parte con gas (senza farla bollire)portandola a 26/27°,in stabulazione con filtro caricato con torba e poi dopo 24 0 36 ore in vasca(con il reintegro della temperatura se scende troppo).

La domanda e questa :

C'è differenza a scaldare acqua sul gas senza portarla ad ebbollizione,che invece con un termoriscaldatore???

 

Ps: l'idea della modifica all'impianto osmosi non e mia ,ma di un mio caro Amico...Luigi....

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Io preferisco NON avere filtraggio, mettere in vasca sistemi tipo filtri amburghesi o spugne, piuttosto che centralizzare il filtraggio.

Inoltre a parte il rischio oggettivo delle patologie che siamo sempre a rischio anche introducendo noi stessi dopo aver visitato un negozio di animali (e che secondo me non è da prendere in stile roulette russa), ci sono altre sfaccettature che vanno considerate, e che non sono (solo) i patogeni. E per chi ha una serra con molti pesci dentro rischiare sempre e troppo gira e rigira ci rimette le penne.

Tu dici: avere un filtro per 50 pesci in 1000 litri (è un esempio), o suddivisi in piu' vasche o che nuotino in una unica vasca è praticamente la stessa cosa, il 'placebo' però funziona nel caso dei pesci divisi per vasca. NON è così secondo me, e ti ripeto fino alla nausea: non so e nemmeno lo capisco cosa può voler dire gestire un filtro centralizzato per tutte le vasche di una determinata 'partita'. Il discorso di Cassano, in grande, NON cambia. Lui quante vasche ha da decine di migliaia di litri? Sono selezioni? Sono controllabili tutti gli esemplari? Ma non voglio andare oltre con i "se" e le supposizioni, perché non è politically correct, non può rispondere, e il giorno che lo farà parleremo di lui con lui.

Un filtraggio centralizzato che deve supportare un determinato numero di pesci: vuol dire che deve essere talmente ben dimensionato (per non dire sovradimensionato) che non può lasciare spazio alle più lontane e remote ipotesi di malfunzionamento: alla fine se non funziona per qualsivoglia motivo è davvero un casino, e tu mi insegni che anche i nitriti possono lasciare danni latenti, sui piccoli non ne parliamo poi.

Altro particolare è il funzionamento di un filtraggio che si sovraccarica di lavoro: comporta degli squilibri ionici (e ci metto in mezzo anche la decalcificazione biogena) con il tempo e a lungo andare che in una serra sono abbastanza deleteri. Io penso che alla luce di tanti altri particolari (ma poi quanto dovrebbe essere grande questo filtro, sump o percolatore per sobbarcarsi il lavoro di mezza serra?) è meglio avere filtri sottodimensionati e differenziati vasca per vasca o al massimo (nel caso di serre di una certa grandezza) pila per pila, che filtraggi a percolazione o denitrificatori lì dove ci sono discus in crescita. L'utilità è resa vana dall'ingente quantità di acqua che serve da cambiare, perché sarà sempre proporzionata alla crescita, all'alimentazione e al rateo di crescita che si pretende dai pesci. Se loro vogliono selezionare gli esemplari per taglia, stessa covata: somministrano cibo diverso in quantità diverse secondo la necessità dei pesci. Non capisco come si potrebbe riuscire a tenere differenziati i valori nell'intento di seguire con più accuratezza una vasca piuttosto che un'altra-

Non voglio avere ragione, ma scuoto la testa quando, parlando di serre, si parla di centralizzato. Rimango sulle mie. Sono le 3:14 e vado a letto...ma posso continuare con altri dettagli non pro bensì contro il centralizzato.

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Salve Ragazzi,scusate se mi intrometto nella vostra Squisita e Utilissima Discussione,che seguo con Grande Interesse, volevo porvi una domanda:

Ma nel caso singolo che si stabuli acqua prefiltrata da carbone e filtro a sedimenti0,5m,da un impianto osmosi modificato(vi posto una foto, nel mio caso la mia acqua ha una durezza altina 450/500 ms PH 7,5/6 ) e se ne riscalda una parte con gas (senza farla bollire)portandola a 26/27°,in stabulazione con filtro caricato con torba e poi dopo 24 0 36 ore in vasca(con il reintegro della temperatura se scende troppo).

La domanda e questa :

C'è differenza a scaldare acqua sul gas senza portarla ad ebbollizione,che invece con un termoriscaldatore???

 

Ps: l'idea della modifica all'impianto osmosi non e mia ,ma di un mio caro Amico...Luigi....

 

Enrico, questa discussione è aperta a tutti ed e nostra come tua, quindi non scusarti se ti intrometti, anzi, scusati se NON ti intrometti :thumbsu: :thumbsu:

 

La differenza tra scaldarla col termoriscaldatore o col gas, se guardiamo l'aspetto puramente qualitativo dell'acqua (tralasciando quindi fattore economico, fattore comodità ecc...) non c'è, quindi se sei più comodo a farla così vai tranquillo!!!!

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Salvo e Andrea accidenti mi volete fare lavorare di sabato.

 

Salvo, se avessi una vasca da 200 lt quanto sarebbe grande il filtro? E da 500 lt? E da 2000 lt? Ritengo che dimensioneresti a seconda del litraggio.

 

Pensi che una vasca da 2000 litri sia più o meno stabile chimicamente di una da 200? se rispondi più allora siamo sulla stessa onda e ha senso continuare il discorso, se rispondi meno allora abbiamo visioni opposte e contrastanti che difficilmente potranno avere punti d'incontro.

 

 

Se partiamo dal presupposto che in batteria unificata avremo solo discus di analoghe pretese chimiche tutto il resto non conta, le vashe da riproduzione devono essere a se stanti e per nessuna ragione possono essere unite in centralizzato.

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Ok,Grazie Mille,si era solo per l'aspetto qualitativo,ho un bel risparmio di energia in compenso :thumbsu:

Ed effettivamene un mio minuto pensiero,riguardo la vostra discussione l'avrei,anche se ci sono i pro ed i contro in tutte e due i casi,ma effettivamente mi sento di condividere Tatore...

Ho visto il metodo di Fabio C. e veramente sorpprendente come si sia "Affinato" nell'artificiale... :undecided:

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Enki, ma non metto in ballo un solo punto, né tantomeno (giuro) sto cercando di far prevalere un motivo su di un altro. Non dico che il problema è chimico: se fai i cambi che devi fare l'assetto chimico non lo cerchi nelle vasche, ma nell'acqua di stabulazione, perché troppa acqua devi cambiare per avere una stabilità che penda dalla vasca. Spero questo sia chiaro.

 

Non penso (solo) ai patogeni, che l'hanno sicuramente spianata la strada, ma penso a come gestire eventualmente un sistema centralizzato quando voglio (per esempio) iniziare a distinguere da una stessa covata piccoli aventi taglie diverse, per differenziare la cura dell'acqua e l'alimentazione.

 

Voglio farti capire che sono troppi i punti che dovrei far finta di saper tenere sotto controllo con un centralizzato per poter asserire che si 'risparmia' tempo e chessò cos'altro. Secondo me le vasche devono/dovrebbero viaggiare indipendenti. In alcuni casi NO. Ma nel caso in cui si comincia ad avere dei gruppetti distinti di pesci, per dimensione, provenienza (anche dentro la serra), stato di salute ed età...ma come anche lontanamente si può ipotizzare a centralizzare un filtraggio? Non ho parlato di patogeni, nota!

Sfortunatamente (o fortunatamente) riesco a scrivere solo l'1% di quello che penso, perché mentre scrivo dimentico quello che magari penso per ore, frazionando le mie vere intenzioni di chiarezza.

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Quoto in pieno tatore.

 

Durante la fase della crescita degli avannotti bisogna anche indurire l'acqua a seconda del loro "periodo" di crescita, e con un sistema centralizzato è più complesso.

 

Per i patogeni è verissimo, avrebbero senz'altro la strada spianata.

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Ragazzi, entrambi i sistemi sono validi, con diversi punti di forza, quello che penso io è che un sistema con filtro centralizzato avrà molti meno problemi di un sistema con tanti filtri quali il mio, e in 999 casi su 1000 non avrà problemi, ma nel caso capiti l'eventualità dle caso sfortunato mi seccherebbe l'intero impianto alla velocità della luce, in un sistema invece indipendente magari più lentamente(è vero che i patogeni passano attraverso l'umidità e io con le mani vado da una vasca all'altra, ma il fatto che molti non lo usino su tutto l'impianto mi fa pensare). L'idea che abbiamo maturato oggi è di fare entrambe le cose, un numero di vasche tenerlo indipendente, quello con la selezione e le coppie, tra l'altro anche non confinanti, mentre altre 2 o 3 (per arrivare sui 1200 litri con la sump) le colleghiamo insieme, per avere tanta acqua e li faremo l'accrescimento...

 

Ripeto, secondo me scegliere un sistema o l'altro è come dover scegliere tra una mora e una bionda.... nel dubbio..... Tutte e due insieme!!!! :dft011: :dft011: :dft011: :dft011: Piiiiiina!!!!

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beh era scontato che le vasche da unire sono solo quelle da accrescimento, le coppie, le quarantene e le selezioni vanno tenute in disparte, l'ho anche ben specificato.

 

 

Tato temo che non ci si capisca.

 

I piccoli vanno messi in accrescimento solo ad una certa misura la quale pretenderà i medesimi valori chimici di covate più grandine di qualche settimana. Differenziare i valori per pesci in crescita anche se di covate un po' distanti non lo vedo di buon occhio. Diverso è il discorso della ripro e dell'accrescimento con i genitori dopo la schiusa. Se si dispone di buona acqua dal rubinetto i valori coincideranno quasi al 90% con quelli della vasca/struttura. Poi stabulare poco, tanto o niente dipenderà dalla scelta dell'allevatore.

 

Parliamo di dimensioni del filtro, come fare a dimensionare una sump che colleghi 6 vasche?

 

Beh con lo stesso criterio con cui dimensionerei quello di una vasca sola moltiplicato 7, poi a far di conto c'è da divertirsi.

 

I patogeni hanno la strada spianata?? Siamo sicuri? Se ammettiamo che l'unico modo per contrastare il propagarsi di un patogeno è avere vasche separate in stanze separate e diversamente il rischio rimane molto alto come posso affermare che aumento il rischio di contagio? Se si di quanto? Del 2% Troppo poco per parlare di aumento di rischio.

 

Se avessi un impianto per l'accrescimento sai cosa userei per filtro? Un enorme percolatore a bioballs, spugne e torba, finita. DUbito che ci possano essere metodi più efficaci.

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  • Risposte

    • Gio79
      Mi chiamo Giovanna e vivo a Udine, da un pò di anni mi sono appassionata al mondo degli acquari. Dopo le prime esperienze "basic" mi sono innamorata del mondo degli Oranda, più precisamente dei Shogun e testa di leone. E' stata una bella scuola per quanto riguarda ogni forma di malattia......attualmente ne possiedo otto, in salute, di circa 14 cm in un acquario dedicato unicamente a loro. Da settembre dell'anno scorso ho deciso di lanciarmi in una seconda sfida, Discus. Attualmente possiedo sei Stendker di taglia 12-14 cm. La maggiore difficoltà è stata quella di entrare in simbiosi con il loro carattere e timidezza (nettamente opposta agli oranda). Ho fatto buoni progressi .. spero di continuare così 🙂! Chiedo il vostro consiglio per una situazione atipica..uno dei Discus, fin dal primo giorno rifiuta ogni forma di mangime granulare (provati tutti) vuole solo artemia dalla mia mano!  Ho necessità di abituarlo come il gruppo a mangiare anche altro, sto valutando di dare solo il cibo che gli altri mangiano regolarmente (artemia, granulare all'aglio, spirulina + vitamine, original stendker granulato, askoll diet blu/rosso ..ecc..) e vedere se dopo qualche giorno di digiuno cede.  Cosa ne pensate? quanti giorni può stare senza cibo senza rischiare la salute? Inoltre due volte alla settimana doso Seachem Discus Trace perchè ho paura che mangiando solo artemia (imbevuta con vitamine o aglio) non abbia tutte le sostanze nutritive necessarie.  Spero mi possiate aiutare, grazie Giovanna 
    • Gattosilvestro
      Con la scusa vi mostra la coppia 😁
    • Gattosilvestro
      Allora spiego un po meglio la situazione  comprai 2anni fa circa 3 discus gia grandi di cui si era gia formata una coppia  li separai in acquario di comunita e anda tutto bene i piccoli dischi sono arrivati alla grandezza di un centesimo€ spostati in altra vasca piano piano sono morti tutti.decido di prendere un cubo solo per la coppia laddove hanno continuato a deporre moltissime volte ma senza risultati poi ho pensato di cambiare maschio (quello attuale) e depongono 1 volta a settimana dopo un po di mesi spoto tutto in acquari di comunita separati cn una reta e la trafila continua senza esito positivo  ora invece avendo a diposizione un 30o litri li ho spostati li dove la trafila continua puntuale ogni 7/10gg  stavo pensando di ricambiare maschio dato che con quello 1 volta era andata a buon fine  poi qualcuno sa dirmi che valori devo usare per far riposare la femmina che credo si stremata dalle continue covate spero do essere stato chioro e di non essermi dilungato saluti
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