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Qualcosa che accomuna appassionati di ogni categoria, esperti, neofiti, allevatori e cultori dell'allevamento, è sicuramente la sindrome che in Italia qualche anno fà è stata identificata come "malattia del mulinello", che purtroppo non fa sconti a nessuno, e i pesci colpiti, che hanno pochi elementi in comune. Iniziano a correre, sbattono dovunque, girano vorticosamente intorno a se stessi, come fossero attacchi di epilessia ma si calmano improvvisamente al buio (o semplicemente siamo noi che non li vediamo più, quindi soffriamo anche noi di meno) ed hanno tre possibili decorsi:

  • morte fulminante (al massimo arrivano alla mattina successiva e poi stremati si adagiano sul fondo esanimi)
  • attacchi improvvisi ma a random con un decorso imprecisato di mesi, ma la fine è sempre quella.
  • remissione completa MA casuale, senza alcuna cura..perché in realtà c'è poco da curare in quanto non si capisce il problema scatenante.

Dicevo che non conosce padroni e competenze perché davvero mi sono accorto che colpisce esemplari importanti che nuotano nelle vasche di personaggi eccellenti, e che nemmeno loro sanno dare una spiegazione, un nome alla patologia.

Tempo fà, leggendo un intervento sul gruppo presente su Facebook (da dove traggo queste nozioni, per dovere di cronaca è giusto che lo dica) il Polski Klub Miłośników Dyskowców, (inizia così Barbara Gajowa: What is the reason for discus to speed and trash madly around fish tank? Anybody knows? (Per quale motivo i discus ad un certo punto iniziano a correre veloci e sbattere come i matti tutt'intorno la vasca? Qualcuno può rispondere?) a cui abbiamo partecipato tutti col nostro piccolo contributo, il famoso Andrew Soh ha dato un importantissimo contributo con dei consigli e possibili soluzioni, tracciando uno schema intanto su quali possono essere i problemi scatenanti la patologia.

 

I motivi scatenanti, ha spiegato, che non possono essere gli stessi né è detto che la "malattia" sia la stessa. Ma alcuni significativi:

ambientali, movimenti bruschi intorno alla vasca, luci e rifrazioni fastidiose, ectoparassiti, handicap fisici, o endoparassiti, come gli emoflagellati (Cryptobia, flagellato del sangue, classico del selvatico).

Continuo nel secondo post....

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  • Per questa stramaledetta sindrome, Andrew Soh consiglia il Gabbrocol® (Paromomicina solfato, antibatterico intestinale), ma purtroppo è disponibile solo in sacchi da 25 kg, al costo di € 1.140,70 (5 g

  • Monitrilla
    Monitrilla

    =(( :012:

  • dalle vostre testimonianze sembra che non riuscendo ad ambientarsi alla vita in acquario impazziscono. La stessa cosa succede ad alcuni uccelli di cattura che sbattono nella gabbia fino ad uccidersi.

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Diagnosi (o presunta tale):

  1. Infezione virale: (la peggiore, stato critico) i pesci stanno bene, ma improvvisamente, nel momento più anonimo e forse migliore della sua vita, il pesce comincia a girare intorno a se stesso come se volesse mordersi la coda per alcuni minuti, poi stremato staziona in prossimità della superficie dell'acqua, noncurante della nostra presenza. Da lì a poche ore il pesce muore. Il pesce non presenta iscurimenti della livrea e muoiono mantenendo una colorazione normale. Il pesce estratto dall'acqua spesso sanguina (se preso subito dopo la morte): osservare bene cute e branchie.
  2. Infestazione da ectoparassiti: il pesce inizia un nuoto asincrono e forsennato, tutt'intorno alla vasca, sbattendo dovunque. Qualche volta la morte sopraggiunge proprio per gli urti che si auto-infligge correndo quasi cieco, o per collasso. Altri possono avere queste compulsioni anche meno pesanti, ma iniziano a stazionare in angoli della vasca con respirazione concitata. Si può intervenire immediatamente con un trattamento contro ectoparassiti.
  3. La vasca non è stata posizionata in un angolo particolarmente tranquillo. I discus si presentano sempre spaventati da qualcosa, cercando continuamente un riparo fino allo spegnimento delle luci. Questo disagio si può acutizzare portandoli alla morte, o possono abituarsi raggiungendo una certa tranquillità che potrebbe non a lungo durare.
  4. Un handicap fisico: alcuni discus sovente hanno dei problemi fisici che non sempre sono evidenti, come la parziale cecità (possibilmente dovuta ad un'infezione della pupilla non diagnosticata e quindi non curata). Questa condizione è acutizzata in vasche aperte, e i pesci sofferenti iniziano a girare tutt'intorno provocandosi lesioni e abrasioni con conseguenti infezioni e morte.
  5. Endoinfezioni o emoflagellati: i possibili emoflagellati utilizzano il sistema circolatorio come "autostrada" per arrivare agli organi che quasi sempre rispondono alle infezioni, ma quando quest'organo è il cervello e non risponde per tempo, il decorso è letale. Ovviamente in quanto parassita può passare da pesce a pesce, ma non è detto che i pesci vengano colpiti con le stesse modalità, e non in tutti la stessa infezione è letale. Anche l'infezione non è fulminante come la virale. In questi casi anche il metronidazolo "sulla carta" potrebbe essere la cura, ma per arrivare fino al sistema circolatorio bisognerebbe usarne una quantità pressoché letale.
  6. Intossicazione da agenti chimici o steroidei (anche la carne usata per i pastoni può contenere steroidi) possono colpire i discus e infettare organi, con danni consistenti. In questi casi se il problema non è ormai in fase cronica e acuta, basta effettuare cambi continui per togliere dall'acqua possibili agenti patogeni dannosi, somministrare ai pesci poco cibo e che non sia proteico, o pesanti per fegato e reni, lasciando così agli organi il tempo di rigenerarsi lì dove il danno è reversibile. I pesci possono guarire.

Andrew Soh dice che solo nel primo caso il decorso è letale, perché non si conoscono né virus né antivirali idonei, ma potrebbe essere contagioso. Negli altri casi solo alcuni soggetti vengono colpiti, e non vi è possibilità di contagio.

 

La possibile cura nel prossimo post...

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Per questa stramaledetta sindrome, Andrew Soh consiglia il Gabbrocol® (Paromomicina solfato, antibatterico intestinale), ma purtroppo è disponibile solo in sacchi da 25 kg, al costo di € 1.140,70 (5 grammi ogni 100lt, o 5 grammi per kg di pastone). Lo stesso rimedio meno oneroso, consigliato da un membro che conosceva il trattamento, ma usato per i piccioni, è il Chevi-Col®+ (chevi-col plus). Non sono però riuscito per mancanza di tempo a risalire ad una fonte che lo vendesse, fermo restando che è altamente sconsigliato comprare farmaci on-line e che mi sa che in Italia non si trova.

E' interessante come si voglia con questa cura includere anche una eventuale implicazione di ceppi batterici intestinali, come concausa o coinfezione.

L'Aeromonas sobria, è invece uno dei batteri responsabile di infezioni alla pupilla che Soh ripetutamente segnala come possibile responsabile.

Qualcuno ha sortito risultati temporanei con trattamenti antibiotici tipo Bactopur Direct, ma l'infezione rimaneva latente, pertanto a distanza di mesi si ri-manifestava con la perdita di esemplari.

 

Ecco..questo è solo il punto di quanto ho appreso leggendo l'intervento di persone secondo me estremamente attendibili, ma tutte rimaste col punto di domanda: si potrà un giorno curare, posto che possiamo con una discreta certezza fare una diagnosi corretta del problema?

La mia risposta è si. Sperando che si approfondiscano le ricerche.

 

Buona lettura.

io volevo sapere se avete parlato del Myxozoa e se può essere un altro fattore scatenante,come può essere che un parassita emoflagellato come il Cryptobia possa scatenare il mulinello dato che la sua presenza è conosciuta come malattia del sonno?

  • Author

Per rispondere al primo quesito, ossia l'ordine dei Myxozoa, ti dico che io ne ho sentito parlare (ma non solo), e dall'UCLA, che grazie all'intercessione di uno scrittore ho avuto un responso scritto, mi è arrivata una netta smentita che un parassita (myxospora) il Myxobolus cerebralis, non riesce ad attaccare pesci d'acqua tropicale, quindi superati i 20 °C di temperatura. Rimane spora e silente. Non attivo. E' un flagello per i salmonidi, e tutti i pesci di acqua fredda. La sua presenza sul pesce in taluni casi porta malformazioni/deformazioni della colonna vertebrale.

Per quel che concerna la Cryptobia, il perfetto contrario. Viene spesso trasmesso da discus che vengono da aree tropicali, e vive nel sangue degli animali. Purtroppo la peculiarità del sonno come sintomo è quasi palese come sintomo, e del resto i pesci colpiti dai flagellati il primo sintomo che mostrano è proprio l'apatia. Segue la palesissima magrezza, dovuta ad un effetto emolitico che il parassita ha all'interno del discus. Si diffonde attraverso gli organi, ma se l'organo colpito è un ganglio nervoso o il cervello, non mi stupisce che l'animale subisca ripetuti corti circuiti neuronali, con le conseguenti crisi spasmodiche. Nella sua tragicità è normale. Ti aggiungo anche che a mio avviso è proprio a causa della sua minuscola dimensione che alcune aree del cervello vengono raggiunte meglio di altri parassiti quali per esempio (sempre flagellati) come lo Spironucleus.

a te è mai capitata? ho sentito dire che potrebbe colpire l esemplare alpha visto che è sottoposto a più stress rispetto agli altri..se qualcuno ha esperienze in merito al mulinello le esponga..

davvero interessantissimo come cosa,io facendo gli scongiuri.....(sgrat sgrat) devo dire che non mi è mai successa questa patologia del mulinello......

Ma ho visto un pesce in una vasca una volta che ad un certo punto sembrava pazzo ha iniziato a scattare e a sbattere sul vetro,tirando delle botte paurose in quegli istanti mi è venuta l'ansia!!!! (la vasca non era una delle mie)

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Purtroppo si... e con heckel. I più belli. E' probabile che l'estremo stress da accoppiamento possa aver fatto il suo maledetto gioco insieme ad una concomitanza di altre cose. Come vedi il quadro è stato descritto, ma alla fine non si è mai sicuri al 100% che si stia dicendo la cosa giusta. Mi è successo con il primo blue face comprato, e con un altro heckel campione di bellezza cedutomi da un appassionato, che dopo l'immissione in vasca si è subito accoppiato. Alla seconda covata ha dato ai matti e nel giro di 2 gg l'ho perso. Considerando che chi lo aveva, lo possedeva da almeno 2 anni.

ma colpisce solo i discus? cioè nn ho mai letto almeno fino ad ora che per esempio colpisca un altum o scalari o un ramirezi o altri ciclidi tanto per fare degli esempi forse perchè sono meno 'costosi'?

a me e capitato, e come dice Tony, il primo e proprio "l'esemplare alfa". pero quando la morte e fulminante come possiamo somministrare le medicine ?? a me e successo che in meno di 20 sono morti. se io vedo il discus in salute , de una bellezza rara i posso dare le medicine a occhi chiusi ? credo di no. quello che o osservato ne la mia vasca, i mulinelli succedevano quando non cambiavo l'acqua ai tempi programmati. magari l'alzamento dei nitrati e fosfati producono questo disordine in organismo

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titi[/color]' timestamp='1323529482' post='46053'] i mulinelli succedevano quando non cambiavo l'acqua ai tempi programmati. magari l'alzamento dei nitrati e fosfati producono questo disordine in organismo
Succede che con l'accumulo di fosfato il pH si abbassa, ma la conduttività aumenta (ndr..). Il problema quindi potrebbe scatenarsi in ambienti particolarmente acidi perché è probabile che molti elementi cambino la loro composizione molecolare o altri vadano in soluzione, aggredendo chimicamente gli organismi.

Per quanto riguarda altri animali....non lo so, in questo momento mi interessa poco perché sto approfondendo l'argomento rilegandolo al discus, e ormai se ne parla da anni.

Il fatto è che le ipotesi sono tante, io scrivo quello che trovo, tipo diario di bordo, cercando di ammucchiare il più possibile nozioni che riescano ad essere lustro per gli esperti.

Ho aperto l'argomento dicendo infatti che tutti, esperti, personaggi celebri nel mondo dei discus e quant'altro, accanto a questo dramma hanno lasciato un punto di domanda. Molti (allevatori famosi idem) hanno così tanti discus che se ne muore uno, due, uno stock va male...ma anche no, perché si chiude capitolo e si riparte da uno.

Per un appassionato vedere i propri pesci, che rappresentano un capitale speso di tempo e denaro non indifferente, morire senza alcuna apparente spiegazione è la mortificazione più totale. E' questa la sensazione che ho avuto leggendo l'intervento su FB di 108 risposte e che ho razziato con il proposito di farlo.

Inanzi tutto +1 @@tatore per un argomento tanto delicato quanto (ne so qualcosa) doloroso.

 

Voglio raccontarvi una mia esperienza:

 

Ho avuto dei casi di mulinello in passato che hanno pregiudicato la morte di alcuni esemplari, in preda alla disperazione ho fermato le vasche colpite, le ho sterilizzate e sono ripartito da capo, da allora le cose (sgrat sgrat) sembrano andare bene.

 

Ho portato ad analizzare in dei laboratori (a pagamento) degli esemplari, 2 in vita e 2 invece congelati vivi subito dopo una manifestazione dell'evento... Le analisi su parassiti, virulenze e attacchi parassitari hanno dato tutte esito negativo, restava solo da fare un'analisi sulla materia celebrale ma per condurre tale analisi si necessitava di ingenti quantità di campione, (tipo la somma di 100 cervelli di un discus), e, per fortuna, il numero di animali affetti era immensamente inferiore...

 

La colpa (se esiste) è stata data a qualche eventuale traccia di inquinante esterno, per prevenire tale inquinamento l'acqua utilizzata per le vasche viene tutta filtrata su carbone attivo...

 

Continuo nel secondo post...

Ma quando vedevo questi episodi voi mi chiederete?

 

Ogni volta che entravo in serra, con le luci accese e mentre si lavorava (era un periodo di lavori dei più disparati in quanto in fase di ampliamento, da quelli routinari di cambio acqua a quelli straordinari di installazione nuove strutture, spostamento vasche, uso di trapani per fissare tubi e linee), capitava che qualche esemplare impazziva...

 

Come ha spiegato Salvo, appena si spegnevano le luci il pesce si calmava... Ora da qui a dire che capitava solo quando qualcuno era in serra è impossibile, in quanto non ho una telecamera a circuito chiuso che monitorava 24/24h le vasche, ma le coincidenze che impazzivano non appena aumentava il disturbo sono tante... Le cose peggioravano quando al posto di esserci solo una persona in serra ce n'erano di più che parlavano, si muovevano eccettera...

 

Quoto quanto detto da Tatore sul decorso della malattia, a volte fulminea, a volte lunga, a volte non sopraggiunge (ho un esemplare di Blu Diamond Adulto fortemente colpito in passato che è ancora vivo e gode di buona salute...

 

Le mie conclusioni personali (prendendo spunto da luminari quali il sovracitato Mr. Sow) sono quindi, di escludere che si tratti di una malattia contagiosa di natura parassitica e/o virale, quanto più una malattia nevrologica dovuta a stress o di natura ambientale...

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sane84[/color]' timestamp='1323533781' post='46074'] sono quindi, di escludere che si tratti di una malattia contagiosa
Lo escludo anche io, perché ho in casa decine di esemplari tuoi (adesso di meno, ma a maggior ragione sono distribuiti in altre vasche e con altri pesci di ben altra provenienza).

A distanza di quasi otto mesi NON ho mai avuto mulinelli, né dei tuoi, né dei selvatici che non sono totalmente separati. Quindi escludo il contagio nel tuo caso contestualizzato però. Ho letto però di contagi di massa, questo vuol dire che Soh quando discrimina in più punti il quadro di possibilità, e non parla di una vera e propria malattia...acclara tutto quello che fin'ora abbiamo pensato.

Però non si era ancora parlato di un possibile trattamento, e in qualche modo adesso *potrebbe* esserci, né si potrà mai parlare di prevenzione. Purtroppo.

secondo me lo stress risulta veramente una delle cause più probabili ho letto di chi ha fatto analizzare discus e nn ha trovato numeri di parassiti tali da poter far pensare che quella sia stata la causa scatenante e purtroppo la morte subentra proprio per le botte e le ferite che si provocano su radici varie

sane84[/color]' timestamp='1323533781' post='46074'] sono quindi, di escludere che si tratti di una malattia contagiosa
Lo escludo anche io, perché ho in casa decine di esemplari tuoi (adesso di meno, ma a maggior ragione sono distribuiti in altre vasche e con altri pesci di ben altra provenienza).

A distanza di quasi otto mesi NON ho mai avuto mulinelli, né dei tuoi, né dei selvatici che non sono totalmente separati. Quindi escludo il contagio nel tuo caso contestualizzato però. Ho letto però di contagi di massa, questo vuol dire che Soh quando discrimina in più punti il quadro di possibilità, e non parla di una vera e propria malattia...acclara tutto quello che fin'ora abbiamo pensato.

Però non si era ancora parlato di un possibile trattamento, e in qualche modo adesso *potrebbe* esserci, né si potrà mai parlare di prevenzione. Purtroppo.

 

Salvo, quello che so lo devo tutto a te in materia, e ho seguito tutti i tuoi consigli e per ora danno ragione... Ci fosse un metodo per prevenire tale massacro credimi, darei via l'automobile per comprarlo per non rivivere quei momenti passati...

 

La storia di questa patologia c'è? ossia, da dove arriva? io ho sentito che è un prodotto Italiano purtroppo...

seguo con molto interesse e vi dico io in serra ho avuto solo un esemplare che è stato colpito ma fortunatamente non è morto, ma lo abbiamo tenuto al buio completo per una settimana con ambramicina e filtro ad aria senza cambi e somministrazione di mangime.

Non capisco da cosa possa dipenfìdere tale patologia, ma la mia idea è che si tratti di qualcosa simile all0influenza per Noi, ce ne sono molrissimi tipi, ma sempre influenza si chiama e spesso i sintomi sono identici.

:-)

@@dotto ma esternamente nn presentava nessun sintomo di batteriosi? l ambramicina è un antibiotico a largo spettro visto che il suo principio attivo è la tetraciclina che agisce su batteri aerobi e anaerobi sia gram + che gram -, quindi può darsi che fosse affetto da batteriosi interne

ha cominciato a mulinellare ,respirazione accelerata, e irrifìgidimento del corpo, poi si calmava un pò e poi ricominciava, visto che èra qualche anno fa che avevo la serra, avevo solo quello come medicinale che, non fosse convenzionale e non avevo notizie in merito da acquisire da nessuna parte e ho provato, fortunatamente è andata bene :-)

qui l'eterno dilemma di sta cavolo di sindrome, sapere se è solo nervosismo ( quando li vedi ''semplicemente'' scattare e sbattere) o veramente il mulinello...

Diagnosi (o presunta tale):

  1. Infezione virale: (la peggiore, stato critico) i pesci stanno bene, ma improvvisamente, nel momento più anonimo e forse migliore della sua vita, il pesce comincia a girare intorno a se stesso come se volesse mordersi la coda per alcuni minuti, poi stremato staziona in prossimità della superficie dell'acqua, noncurante della nostra presenza. Da lì a poche ore il pesce muore. Il pesce non presenta iscurimenti della livrea e muoiono mantenendo una colorazione normale. Il pesce estratto dall'acqua spesso sanguina (se preso subito dopo la morte): osservare bene cute e branchie.

 

questi sintomi li ha avuti uno dei miei circa 5 settimane fa, avevo saltato il cambio per due giorni, pH 4,60 microsiemens 300, dopo un cambio il pesce si e ripreso , ma continua farlo ogni volta che salto un cambio.

 

sono quindi, di escludere che si tratti di una malattia contagiosa di natura parassitica e/o virale,

 

la cosa strana , che a me a iniziato uno, la mattina dopo era morto. dopo due giorni un altro, e esatto dopo altri due giorni il terzo. tutti a un intervallo di due giorni tra di loro. il quarto che parlavo sopra si e salvato. puo essere anche una cosa ormonale che si propaga in acqua

Allora aggiungo un'altra incognita: i pesci colpiti nella mia serra erano tutti pesci che arrivavano da fuori, ossia non nati in serra. E le provenienze erano le più disparate... Che sia un problema di stress da viaggi?

un fattore di stress puo essere, di qualsiasi genere, io tendo a dare la colpa anche a l'arowana che era diventata grande e patrona de la vasca. un altro inserimento in vasca non avevo, e pesci sono in vasca da 10 messi

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Un pò OT voglio farvi presente una cosa....che spesso dico durante le nostre chiacchierate domenicali, ma è una questione che abbiamo sempre ignorato.

Noi umani abbiamo il sangue che di regola deve essere (deve essere) a 7,4. Comunque un valore compreso tra il 7,35 e il 7,45. Uno sbalzo di 0,4 punti può essere compromettente per gli organi interni. E' comunque tutto regolato da una macchina da guerra fantastica che è il corpo umano, e (quando lo trattiamo bene) risponde alle ingiurie alimentari, aeree, e l'aria diciamo che non ha un pH, quindi un problema in meno per quel che concerne la regolazione di tale valore interno.

 

Torniamo al mondo sommerso: il discus deve anche farsi i conti con questo parametro, che in vasca è sempre instabile, e si aggiunge alla mole di lavoro che gli diamo con la temperatura, con l'alimentazione, con la luce ecc... secondo me sommati tutti questi fattori che singolarmente possono anche non rappresentare una condizione letale, tutti insieme sono una botta al sistema fisiologico che non li lascia privi di lesioni interne. E non consideriamo mai che i nostri animali non devono tollerare sbalzi di 1/4 di punto di pH, ma di uno, uno e mezzo, acido/alcalino, e questo come condizione permanente di stress chimico. Vi sembra poco?

 

Ovviamente è una visione un pochino catastrofista, ma che vorrei facesse riflettere.

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