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Dopo aver affrontato (e risolto) tantissime tematiche con voi in queste settimane,in vista dell'arrivo del nuovo filtro (domani penso) volevo capire se il volume dei materiali biologici ha la sua importanza anche sul proliferare delle alghe. Nelle ultime settimane infatti le ho viste crescere in modo abbastanza preoccupante.

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  • Maury, sei....stimolante con le tue domande, davvero La nostra esperienza da acquariofili ci ha almeno insegnato che, mentre qualcosa in aria si propaga con una certa lentezza, in acqua purtroppo

Maury, sei....stimolante con le tue domande, davvero :dft012:

La nostra esperienza da acquariofili ci ha almeno insegnato che, mentre qualcosa in aria si propaga con una certa lentezza, in acqua purtroppo non c'è nulla che venga messo senza che questo non lasci segni di interazioni a catena, anche se inerti.

In sintesi: ad ogni prodotto corrisponde una reazione, soprattutto se teniamo conto che la vasca racchiude un ciclo biologico che in realtà, anche se chiamiamo "ciclo", ciclo non è perché è racchiuso ma non chiuso. Rimane sempre e comunque il nitrato, il fosfato, l'impoverimento di oligoelementi con le conseguenze che conosciamo.

In natura le piante, organismi superiori autotrofi, sfruttano la capacità di usare organico e inorganico per nutrire gli organismi eterotrofi, gli animali, che invece producono scarti che non sono in grado di riutilizzare più. Le piante hanno la capacità di risolvere, rimettendo a disposizione degli eterotrofi sotto forma di ossigeno, frutti ecc... tutto quello che altrimenti finirebbe come scoria non smaltibile.

Quando questo "equilibrio" viene intaccato, i risultati sono sempre piu' palesi.

Restringiamo il campo..torniamo in vasca. Prima avevi una vasca con pochi pesci, pochi perfino per le piante che abbellivano la vasca, adesso di punto in bianco ti trovi una biomassa che è un carico imponente per le piante...non riescono ad equilibrare la biocenosi, quindi tutto quello che sfugge al loro controllo (parlo di composti azotati) va a nutrire gli opportunisti, che sono organismi semplici, le unicellulari, che proliferano in fioriture spesso sgradevoli lì dove non c'è movimento, dove c'è abbastanza luce, dove c'è abbastanza nutrimento (fosfato e nitrato).

Il filtro svolge l'azione ossidativa che si conclude per i cambi, ma se così non fosse, la vasca si riempirebbe di ammoniaca, le piante si riempirebbero le alghe, i pesci soffrirebbero, le alghe riporterebbero la vasca al brodo primordiale da cui tutti proveniamo.

 

volevo essere sintetico ma cercherò di esserlo adesso: il filtraggio non ha una diretta responsabilità sulle "fioriture" del tutto naturali, credimi, ma solo indiretta. Non è che implementando il filtraggio avrai piu' alghe, ma maggior sicurezza, mentre quello che di scarto producono si, ma il filtraggio produce anidridi e nitrato se c'è da produrne, altrimenti tutto rimane com'è. Maggiore è il carico organico, maggiore sarà la concentrazione di sostanza azotate, ma è sulla velocità di ossidazione su cui il filtro ha una diretta responsabilità.

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volevo essere sintetico ma cercherò di esserlo adesso: il filtraggio non ha una diretta responsabilità sulle "fioriture" del tutto naturali, credimi, ma solo indiretta. Non è che implementando il filtraggio avrai piu' alghe, ma maggior sicurezza, mentre quello che di scarto producono si, ma il filtraggio produce anidridi e nitrato se c'è da produrne, altrimenti tutto rimane com'è. Maggiore è il carico organico, maggiore sarà la concentrazione di sostanza azotate, ma è sulla velocità di ossidazione su cui il filtro ha una diretta responsabilità.

 

Tatore, mi stupisci per la tua grande cultura e ti ammiro molto per questo ,ma hai a che fare con un ignorante di questa materia . Per me è difficile non avendo conoscenze chimiche capire queste cose. Ho cercato di chiarirmi cosa significa il termine ossidazione e ho trovato questa definizione:"In chimica, si dice che un elemento subisce ossidazione quando subisce una sottrazione di elettroni". Ecco...se me la spieghi in parole un pò più umane forse riesco a comprendere meglio. Inoltre pensavo che un filtro con una massa biologica più grande aiutasse a diminuire e non ad aumentare le alghe...o perlomeno a tenerle più sotto controllo!

Grazie :biggrin:

+1 per la tua immensa preparazione

:011: :011: Tranqui...se vogliamo scendere a fondo possiamo anche andare, ma anche in facoltà, la difficile (perché troppo semplice) combinazione di cessione e acquisizione di elettroni o atomi di ossigeno(chi cede riduce, chi riceve, ossida)era difficile da ricordare per quanto era semplice...e ad oggi non so se ho scritto bene quello che ho scritto..ma vado per logica.

 

Allora. Noi partiamo dal primo composto che si forma, che è l'ammoniaca: azoto, idrogeno (tre ioni)= NH3

Come vedi non c'è la più lontana presenza di Ossigeno nella sua forma stabile (O2) quindi non è ancora OSSIDATA, il processo di ossidazione non è ancora avvenuto. Quando tale processo inizia, l'azoto (N)comincia a legarsi all'ossigeno in forma molecolare (O2), che combinato ti restituisce il diossido di azoto (di sta per due di ossigeno e azoto N)velenoso. L'ossidazione finale massima sarà il nitrato NO3-

Quindi viene chiamata ossidazione perché si parte da sostanze puramente ammoniacali, NH3, o NH4 per arrivare a composti azotati OSSIDATi che le piante assorbono ben volentieri risarcendo la vasca di ossigeno.

 

Guarda...non l'ho riletto e l'ho scritto a braccio, senza nulla davanti. Scusami quindi per eventuali inesattezze di forma.

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