Tra foto che sembrano descrivere paesaggi da mille e una notte, e foto di paesaggi brulli e ostili, sotto temperature improponibili, Heiko Bleher ci regala una stilla della sua spedizione alla ricerca della Iranocichla hormuzensis, ciclide dalla straordinaria biologia purtroppo anch'esso minacciato dall'estinzione a causa del riscaldamento globale.

Heiko fa rivivere la storia della sua spedizione che risale al 2009, con testi e foto.

Ringrazio immensamente Heiko Bleher e Aquapress, per averci concesso il piacere di pubblicare in italiano l'articolo che trovate in homepage.

Buona lettura!

mamma che avventure stupende fa il cappellaio matto ( Bleher )... beato lui

veramente delle foto che ti tolgono il fiato..tutti questi ambienti naturali e culturali totalmente diversi dai nostri

La grandezza di Heiko è la precisione e l'amore per i dettagli. Non c'è niente che gli sfugga, e non è un trattato di ittiologia. Leggi di un ciclide anche abbastanza raro, e intanto impari usi e costumi di un posto. E' questo che fa la differenza. Alla fine del racconto ti senti semplicemente più...ricco!

,un racconto stupendo !! penso che sia il piu bello che mr. Heiko ci a presentato. spero che ci sono ancora di piu , che veramente sara come in 1001 notti, una storia ogni serra

Che spettacolo di posti ....certo il pesciolino non mi fa impazzire come quello che muove la testa come un serpente hihihi ma i posti sono veramente fantastici ))

Heiko è andato a vedere quello che non aveva mai visto...vivo, e ogni volta deve tornare con l'amaro...anzi il salato in borsa: fiumi che non esistono più o ridotti a poco più di rivoli, pesci decimati dalla salinità che cresce con l'evaporazione, desertificazione che avanza, estinzione di svariati membri della famiglia più amata. i ciclidi.

Ma queste presentazioni edulcorate da usi e costumi sono bellissime, e speriamo che il nostro rapporto di reciproco scambio non finisca mai, perché credetemi: io vivo per certe emozioni tra cui anche queste.