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Ciao a tutti amici,

mi piacerebbe affrontare con voi, ma soprattutto con andrea sane84 che so essere un chimico, il fenomeno in oggetto. Io sono solo un praticone ben lontano dall'essere un chimico anche se conosco il fenomeno. Iniziamo a capire cos'è e spero che andrea possa aiutarci a comprenderlo meglio in maniere più scientifica.

 

Dunque, ogni acquariofilo prima o poi arriva a capire la differenza tra GH (data dal contenuto di calcio e magnesio) e KH (detta anche durezza temporanea e data dal contenuto di acido carbonico presente in acqua)

 

Secondo questa reazione:

 

 

Ca(HCO3)2 → CaCO3 + H2O + CO2

 

si capisce che sottraendo CO2 all'acido carbonico questo precipita in caco3 non solubile. Un piccolo esperimento domestico è quello di far bollire acqua dura e notare che si formano depositi bianchi. Significa che l'ebollizione ha tolto la CO2 formano carbonato di calcio.

 

In acquario succede molto più frequentemnte di quanto si creda. Per esempio in vasche piantumate con molta luce e cattiva somministrazione di CO2 potrebbe succedere e causare danni anche seri. Se il KH precipita a 0 in presenza di torba potremmo avere picchi negativi di PH e anche abbastanza repentini. In alcuni casi anche mortali. Naturalmente in caso di vasche spoglie è praticamente impossibile che succeda.

 

Grazie dell'attenzione e spero che possa interessare.

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e vero in vasche spoglie e difficile che succeda. parlo de la mia esperienza ovviamente. in vasca grande ho 4 filtri che girano da 5 anni. a questa eta i filtri sono piu che maturi, devo stare attento che non consumano troppo i carbonati, e anche per questo motivo faccio spesso i cambi del acqua se no il kH mi arriva a 0 e ci sono i picchi di pH. devo dire che in tutti questi anni non ho mai avuto i depositi calcarei in vasca , sui tubi o in filtro. ne anche io non sono un chimico, e tante volte il mio modo di esprimere e proprio spartano :dft001: . comunque e una bella provocazione. sign0098.gif . conosco uno che e capace a scrivere una pagina intera , meno male che sta in vacanza :005:

ahhahahahhahah quando torneranno ci scriveranno tutto e di piu!!!!!!

Cmq ottima idea Enki in questi mesi ho capito che le cose che pensavo piu noiose e che non ci davo peso sono proprio le piu importanti e sto anche scomprendo che non sono cosi noiose come pensavo!!!!! :thumbsu: :thumbsu: :thumbsu:

Seguo il post con molto interesse,anche perchè non posso dire nulla visto che in materia proprio non me ne intendo!!!!!!!

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hihihi lo conosco pure io....

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astro non dirlo a me, io ho passato anni e anni ad ignorare volutamente le cose noiose. Poi man mano che i problemi saltano fuori o li subisci oppure cerchi di esserne pronto ed io alla fine mi sono stufato di subirli e non avere mai esperti sottomano. Per esempio un po' di mesi fa ad un mio discus sono usciti gli occhi dalle orbite, sembrava una lumaca porello. Non era una classica esoftalmia infatti ho sentito ben più di un guru dei discus e nessuno aveva mai visto una cosa del genere. Il discus stava benone e mangiava, non aveva nessun sintomo, poi di colpo come è venuta se n'è andata e il discus ora sta bene ma è cresciuto poco rispetto ai suoi 2 fratelli, nessuna spiegazione.

 

Almeno ce la mettiamo tutta anche se la sfiga si accanisce

Ciao Enki, argomento interessantissimo :goodjob:

spero di aver capito bene il fulcro, anche io nelle mie vasche osservo questo fenomeno di consumo del Kh, ma lo osservo anche in quelle non piantumate... è il filtro che consumando azotati viene alimentato dai carbonati. per questo considero il cambio acqua una ricarica di carbonati.

tu forse intendevi la decalcificazione delle piante ?

a tal punto che alcuni pesci ne soffrono se non si fanno cambi regolari (vedi il mio ex turchese con la malattia del buco)

Andrea mi sa che siamo qui tutti a aspettare che la spieghi dal punto di vista chimico ... dai annoiaci un po quando torni :thumbsu:

 

ciao

io non ci capisco una mazza,quando Andrea cerca di spiegarmi qualcosa desiste quasi subito vedendo il mio sguardo,e capisce che tutto quello che dice si è perso nel vuoto. adesso caro Enki vedrai domani fra Andrea e Salvo cosa ne uscira'.

io non ci capisco una mazza,quando Andrea cerca di spiegarmi qualcosa desiste quasi subito vedendo il mio sguardo,e capisce che tutto quello che dice si è perso nel vuoto. adesso caro Enki vedrai domani fra Andrea e Salvo cosa ne uscira'.

ahahahhahahhahaha grande Fabri!!!!!

siete la coppia perfetta tu il braccio e lui la mente meglio di cosi!!!!!

Un argomento molto interessante.

 

La differenza tra KH e GH è fondamentale per chi come noi, gioca un pochino con questi valori, e spesso si ignora uno per dare più importanza all'altro...ad esempio quando parliamo di riproduzione facciamo riferimento al KH, ma ciò non vuol dire che il GH è meno importante oppure non serve monitorarlo.

Questi due tipi diversi di "sale", come dicevi te, li puoi controllare attraverso l'ebollizione, perché in tale processo ci sarà - ovviamente - un innalzamento della temperatura e tutti i sali solubili si trasformano in ---> carbonati insolubili proprio nella reazione che hai soprascritto.

 

Il KH o durezza carbonatica, diminuisce in vasca, perché viene comunque consumato, anche se in piccola parte, dagli organismi e dalle piante. Ho potuto notare e constatare che la stessa torba riduce il KH dopo diverso tempo; però per esempio, così come in una vasca da riproduzione, avevo il KH a 0 e usavo anche la torba, quest'ultima mi manteneva il valore del pH molto acido verso un 4.5.

Se vuoi far fede alla reazione che hai riportato, il primo step è la riduzione di CO2, dovuta come dicevi a cattiva somministrazione dell'anidride carbonica assorbita da organismi e piante e poi per un effetto successivo si sarà una decalcificazione. In ogni caso, se vengono effettuati cambi d'acqua con valori precisi di KH, GH e conduttività, puoi controllare questo "problema" !

Enki, tu fai sudare... Bravo, ti meriti un +1

 

Premesso che io più che un chimico sono un comico (vecchia battuta lo so), comunque quello che dici non fa una piega, ed avviene proprio così. Il Bicarbonato di Calcio, o Carbonato Acido di Calcio, o ancora Idrogenocarbonato di Calcio (questo il nome riconosciuto dalla IUPAC) =Ca(HCO3)2(che esiste solo in soluzione e non è possibile averlo in altre forme) si forma sciogliendo appunto del Carbonato di Calcio, CaCO3 in acqua e anidride carbonica (Acido Carbonico, H2O + CO2 ---> H2CO3. Questo composto resta tale solo quando si crea un equilibrio con la CO2, che però essendo un gas, gli basta poco per liberarsi (aumento della temperatura), e il nostro Bicarbonato di Calcio precipita di nuovo in Carbonato di Calcio. Il Bicarbonato di Calcio funge appunto da tampone di pH nell'acqua, quando diminuisce, diminuisce anche il pH, e in maniera piuttosto brusca quando abbiamo valori di kH inferiori a 2 con acidificanti quali Torba in vasche piantumate, le quali, di giorno, assorbono CO2 a loro volta (fotosintesi clorofiliana).

 

Colgo l'occasione per spiegare il motivo per cui la torba abbassa la conducibilità, perchè fa precipitare appunto il Bicarbonato di Calcio in Carbonato di Calcio che è insolubile, e ricordo che la conducibilità e la proprietà di condurre corrente elettrica di tutte le sostanze disciolte in acqua. L'acqua pura non conduce corrente, quindi se volete uccidere vostra suocera col phon nella vasca da bagno preparatele un' acqua con tanto sale hihi!!!!

L'acqua pura non conduce corrente, quindi se volete uccidere vostra suocera col phon nella vasca da bagno preparatele un' acqua con tanto sale hihi!!!!

 

 

ahahahahahhahhah sei un numero Andre!!!!!!! sei davvero un Comico-Chimico!!!!!

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eppoi per far fuori la suocera ci sono modi migliori uhahahahha

Quando ho letto il titolo del topic mi sono rivisto alle prese con l'acquariologia di molti anni fa, quando si aspettavano le date di uscita di Aquarium, tutte le edizioni della Primaris, e anche di un'altra rivista che adesso non ricordo ma che era sempre abbastanza simpatica (oltre che unica).

Una cosa ricordo: che il fenomeno della decalcificazione biogena era classico degli acquari molto piantumati ma anche molto stagionati (parlo del filtraggio): si perdeva ad un certo punto il conto delle reazioni. E alcune piante accentuavano proprio per il giocoforza anidridi>

Una pianta in particolare era responsabile della decalcificazione biogena: l'Egeria densa, che non solo non viveva bene in acque acide e tenere, ma se riuscivamo a lasciarcela, era detrattrice di carbonati quanto una torba o una resina, con la conseguente carenza di elementi utili per il filtro e gli altri organismi.

E' stato sempre un argomento scomposto in più parti, e considerato spesso un 'impoverimento' del sistema, e una detrazione, ma mai una fucina di fenomeni chimici.

E' la prima volta che si tratta così questo argomento qui e ne vado particolarmente fiero, perché seppure un vezzo in un mare di argomenti utili, è un trampolino per arrivare a capire molti eventi naturali nelle nostre vasche, portandoli a nostro vantaggio.

Solitamente si parla di:

Sottrazione di carbonati

Precipitazione di carbonati (ma nessuno specifica mai perché e quanto sia impossibile riportarli in soluzione)

Assorbimento dei carbonati tramite torba (ma perché questo avviene...poco se ne parla)

Consumo dei carbonati da parte del filtro e dei batteri azoto-fissatori

 

Invece in un'espressione un tempo ricorrente (quando l'acquariofilia era 'titolata'), la decalcificazione biogena, viene imprigionato un circolo di fenomeni per niente inconsueti.

Complimenti all'autore del topic. :dft010:

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