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E' online, nella home del forum, un articolo redatto da Gianmaria Luvino aka Jamy Diamond, in cui in maniera oggettiva, puntuale e dettagliata viene descritta una delle piaghe che spesso affligge i pesci e quindi gli acquariofili: la piaga dei vermi branchiali. Impariamo a leggerne i tratti patologici e leggiamo come si muovono gli allevatori. Fondamentali le caratteristiche descritte per capire qual'è la dinamica che rende questi trematodi spesso invincibili.

Possiamo non essere esenti da errori, quindi invito tutti per incertezze e perplessità sull'argomento e su quanto scritto a parlarne qui.

Buona lettura! http://www.discusclub.net/2011/01/vermi-branchiali-flagello-o-sindrome-della-terza-settimana%E2%80%A6e-non-solo/

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  • 46valentino46
    46valentino46

    Quoto alla grande! gli ancoraggi aprono ferite nelle branchie che danno il via ad altri parassiti (batteri, funghi, virus) che si moltiplicano in modo esponenziale ! bravi

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Sottoscrivo: è uno degli argomenti più delicati e difficili da trattare, perché quando si parla di "vermi", nematodi, trematodi, e compagnia bella, parliamo di una classe di parassiti davvero insidiosa. Spesso i princìpi attivi sono quelli, che negli anni sono quasi diventati...inutili per la farmacoresistenza sviluppata, però, capire qual'è la differenza tra un Gyrodactylus e un Dactylogyrus, ti fa anche capire perché si deve adottare una strategia di cura diversa nei diversi ceppi. Questo è il vero goal dell'articolo. Io so quanto ci ha lavorato Jamy, e quante volte lo ha cancellato completamente per rifarlo nuovamente. Però lo considero adesso un bel lavoro, anche se siamo coscienti che sono cose dette e ridette. Bisogna solo riuscire ad essere precisi nel porgere l'argomento agli appassionati. Questo mi è piaciuto molto.

Proprio il fatto che è stata trattata la divisione dei ceppi di vermi rende questo articolo molto utile e interessante. Le nozioni che si sanno e risanno e compaiono ovunque sono le solite: vermi branchiali= neguvon, tremazol, droncit o formalina. Qui la cosa mi sembra decisamente più completa. L'ho trovato molto interessante

  • Author

Infatti il problema sostanziale è nel ciclo vitale del parassita, e nel suo "ancoraggio" alla lamella branchiale del pesce, che rende la respirazione un inferno pulsante. I princìpi attivi sono quelli...ma il Dactylogyrus si difende espellendo centinaia di cisti giornalmente, che rendono vano qualsiasi trattamento (morti i genitori, schiudono le cisti e il ciclo ricomincia). Anche l'espediente dell'incistamento del parassita e non delle uova.. si evince che il fondo va mantenuto sempre pulito e sifonato, che il trattamento in vasche arredate è prettamente inutile contro i Dactylogyrus (va meglio invece contro i Gyrodactylus, viviparo), e che va ripetuto perché bisogna aspettare un minimo di 5 giorni che schiudano anche le cisti.

Quindi non la potenza del trattamento, ma i tempi e la strategia.

Si, tempi, strategia e olio di gomito - sifonature -.

Anche perchè il tempo di schiusa delle cisti è diverso dalle comuni uova e cambia con una variazione incredibile in base alla temperatura.

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Si, tempi, strategia e olio di gomito - sifonature -.

Anche perchè il tempo di schiusa delle cisti è diverso dalle comuni uova e cambia con una variazione incredibile in base alla temperatura.

Grazie comunque, Gianmaria. Hai uno spirito di condivisione che ti rende davvero unico. :thumbsu:

Infatti il problema sostanziale è nel ciclo vitale del parassita, e nel suo "ancoraggio" alla lamella branchiale del pesce, che rende la respirazione un inferno pulsante. I princìpi attivi sono quelli...ma il Dactylogyrus si difende espellendo centinaia di cisti giornalmente, che rendono vano qualsiasi trattamento (morti i genitori, schiudono le cisti e il ciclo ricomincia). Anche l'espediente dell'incistamento del parassita e non delle uova.. si evince che il fondo va mantenuto sempre pulito e sifonato, che il trattamento in vasche arredate è prettamente inutile contro i Dactylogyrus (va meglio invece contro i Gyrodactylus, viviparo), e che va ripetuto perché bisogna aspettare un minimo di 5 giorni che schiudano anche le cisti.

Quindi non la potenza del trattamento, ma i tempi e la strategia.

Quoto alla grande! gli ancoraggi aprono ferite nelle branchie che danno il via ad altri parassiti (batteri, funghi, virus) che si moltiplicano in modo esponenziale !

bravi :goodjob:

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...esatto...immaginate che strazio per i pesci. E' davvero una delle patologie più rognose, una di quelle che sollecitano molti allevatori a togliere subito gli avannotti dalla coppia, per limitare al massimo la trasmissione e, una volta messi i piccoli in vasche più piccole, si possono fare cambi anche del 50/60% giornaliero, con probabilità di esubero di parassiti pari a zero, e pesci con acqua nuova ricca di sali minerali perfetta per la loro crescita..giusto per citare i vantaggi-

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