Jump to content

Dopo 10 anni, dal 22 dicembre 2023,  sarà possibile iscriversi per i nuovi naviganti, fare il login per gli utenti storici,  commentare tra i post esistenti o aprirne di nuovi per ripristinare le interazioni che sui social network sono diventate caustiche, sporche e mai in linea con le richieste. Avendo constatato il livello spazzatura delle pagine malfrequentate, speriamo, anche con lento ripristino, di rifare quello che eravamo stati in grado di costruire un tempo glorioso. Buona navigazione a tutti

 

dc.png

admin admin

Metronidazolo e sensibilità alla luce


CarmineVitaglia

Recommended Posts

ciao ragazzi,
come qualcuno sa mi sto specializzando in ittiopatologia e mi sto facendo una bella cultura di quelle che sono le malattie in acquacoltura e di pesci in generale.
L'altra volta, ma la questione va avanti da circa un anno, discutevo con il mio prof di Ittiopatologia e la mia prof di chimica organica riguardo la degradazione in acqua del Metronidazolo ( Flagyl e affini ) in presenza di luce;
ne convenimmo che effettivamente, essendo un derivato dei nitro-imidazoli, e data la sua struttura con gruppi metilici, fotodegrada ed ossida rapidamente rendendo di fatto inutile l'efficacia di suddetto farmaco.
Ovviamente questo vale pure per prodotti come dessamor e faunamor.
Faccio questa riflessione perchè sono pochi i trattati che ne parlano, quindi mi chiedo perchè alcuni testi di malattie ( untergasser et simili non ne parlano ) invece parecchi testi di professori e dottori universitari asiatici ne sottolineano questa peculiarità.

Link to comment
Share on other sites

io ti rispondo con un altra domanda perchè si è passati per le dosi del flagyl da 1 pasticca ogni 50 ad una ogni 20 25l?

tre motivi penso siano chiari l'evoluzione del parassita, la farmacoresistenza e l'altro è proprio quello che hai detto tu l'ossidazione e la fotosensibilità nn per altro sui forum si consiglia sempre di agire a luci spente, molte volte qui o su altri forum viene sempre sottolineato che in vasche arredate ci vogliono dosi abnormi affinchè il medicinale faccia il suo effetto..mentre sui fogli illustrativi dei medicinali ad uso animale come quelli che hai citato dovrebbero sottolineare che sono farmaci fotosensibili, come  si fà del resto anche sugli antibiotici  ad uso umano come la tetraciclina o i sulfamidici..se nn viene citato sui libri dovrebbero farlo ormai quello di Untergasser è vecchio ma è sempre un must

Link to comment
Share on other sites

Salve Carmine

premetto che occorre fare distinzione tra trattamenti fatti in un acquario o in un laghetto o in vasche di acquacultura.

Spesso qualche autore di libri che tratta malattie dei pesci di acquario con le relative terapie e trattamenti, da per scontato che l'acquariofilo, che vuole affrontare nel suo acquario abbia almeno una conoscenza di base sull'abc dell'acquariofilia.

Quindi l'eliminazione del carbone attivo, lo spegnere le luci ed a seconda la patologia innalzare la temperatura è la base per affrontare una malattia in un acquario.

A maggior ragione se l'autore è un tedesco e si rivolge ai suoi conterranei, dove la lettura di libri e riviste per un acquariofilo medio è normale.

Mi spiace scriverlo ma qui da noi in italia l'ignoranza è regina, lo è la dimostrazione che in circolazione allo stato attuale in italia abbiamo solo una rivista in edicola, una in qualche negozio affiliato, ed un ottima rivista online http://www.aquariophylia.it

(colgo l'occasione a chi non ancora lo ha fatto di iscriversi gratuitamente).

Il risultato è che molti appassionati quando comprano un acquario entusiasti di aver visto coloratissimi pesci, non gli viene ne l'idea ne gli viene suggerito di comprare un libro sull'acquariofilia.

Aziende leader del settore pubblicano dei libretti sulle basi dell'acquariofilia, ma spesso rimangono impolverati nei negozi.

Quindi l'unica fonte dove poter ricevere notizie ed informazioni rimane il negoziante specializzato ed i siti online, per essere precisi i forum.

Si  perchè il nostro acquariofilo medio italiano non gli bazzica l'idea di poter leggere qualche articolo sul portale del sito che tratta di acquariofilia dolce o marina, discus, caridine,ecc.

 

Nel caso delle malattie vedi che il neofita dopo aver condotto la vasca senza nessuna cognizione di base ed aver stressato i propri pesci con una conduzione del proprio acquario da lager

posta foto di pesci che sono più morti che vivi e tu ti trovi impossibilitato ad aiutarlo.

Il risultato è che dopo qualche mese il neofita appende il chiodo, sistemando la vasca in soffitta.

 

Questo comporta che la nostra passione in questi anni si mantiene come numero di appasionati su livelli di hobby di nicchia o quasi.

I livello dei siti italiani che trattano acquariofilia sono di un livello alto, ma ciò non basta.

Anche se in questi ultimi anni aziende ed associazioni del settore  hanno investito in manifestazioni ed eventi avvicinando migliaia di visatori ed appasionati come http://www.napoliaquatica.com

ma se questi migliaia di appasionati (semi) non vengono irrigati e coltivati saranno destinati a marcire.

Edited by oannes
Link to comment
Share on other sites

io ti rispondo con un altra domanda perchè si è passati per le dosi del flagyl da 1 pasticca ogni 50 ad una ogni 20 25l?

tre motivi penso siano chiari l'evoluzione del parassita, la farmacoresistenza e l'altro è proprio quello che hai detto tu l'ossidazione e la fotosensibilità nn per altro sui forum si consiglia sempre di agire a luci spente, molte volte qui o su altri forum viene sempre sottolineato che in vasche arredate ci vogliono dosi abnormi affinchè il medicinale faccia il suo effetto..mentre sui fogli illustrativi dei medicinali ad uso animale come quelli che hai citato dovrebbero sottolineare che sono farmaci fotosensibili, come  si fà del resto anche sugli antibiotici  ad uso umano come la tetraciclina o i sulfamidici..se nn viene citato sui libri dovrebbero farlo ormai quello di Untergasser è vecchio ma è sempre un must

 

 

Salve Carmine

premetto che occorre fare distinzione tra trattamenti fatti in un acquario o in un laghetto o in vasche di acquacultura.

Spesso qualche autore di libri che tratta malattie dei pesci di acquario con le relative terapie e trattamenti, da per scontato che l'acquariofilo, che vuole affrontare nel suo acquario abbia almeno una conoscenza di base sull'abc dell'acquariofilia.

Quindi l'eliminazione del carbone attivo, lo spegnere le luci ed a seconda la patologia innalzare la temperatura è la base per affrontare una malattia in un acquario.

A maggior ragione se l'autore è un tedesco e si rivolge ai suoi conterranei, dove la lettura di libri e riviste per un acquariofilo medio è normale.

Mi spiace scriverlo ma qui da noi in italia l'ignoranza è regina, lo è la dimostrazione che in circolazione allo stato attuale in italia abbiamo solo una rivista in edicola, una in qualche negozio affiliato, ed un ottima rivista online http://www.aquariophylia.it

(colgo l'occasione a chi non ancora lo ha fatto di iscriversi gratuitamente).

Il risultato è che molti appassionati quando comprano un acquario entusiasti di aver visto coloratissimi pesci, non gli viene ne l'idea ne gli viene suggerito di comprare un libro sull'acquariofilia.

Aziende leader del settore pubblicano dei libretti sulle basi dell'acquariofilia, ma spesso rimangono impolverati nei negozi.

Quindi l'unica fonte dove poter ricevere notizie ed informazioni rimane il negoziante specializzato ed i siti online, per essere precisi i forum.

Si  perchè il nostro acquariofilo medio italiano non gli bazzica l'idea di poter leggere qualche articolo sul portale del sito che tratta di acquariofilia dolce o marina, discus, caridine,ecc.

 

Nel caso delle malattie vedi che il neofita dopo aver condotto la vasca senza nessuna cognizione di base ed aver stressato i propri pesci con una conduzione del proprio acquario da lager

posta foto di pesci che sono più morti che vivi e tu ti trovi impossibilitato ad aiutarlo.

Il risultato è che dopo qualche mese il neofita appende il chiodo, sistemando la vasca in soffitta.

 

Questo comporta che la nostra passione in questi anni si mantiene come numero di appasionati su livelli di hobby di nicchia o quasi.

I livello dei siti italiani che trattano acquariofilia sono di un livello alto, ma ciò non basta.

Anche se in questi ultimi anni aziende ed associazioni del settore  hanno investito in manifestazioni ed eventi avvicinando migliaia di visatori ed appasionati come http://www.napoliaquatica.com

ma se questi migliaia di appasionati (semi) non vengono irrigati e coltivati saranno destinati a marcire.

vi quoto entrambi perchè è proprio come la penso anche io!

Link to comment
Share on other sites

Join the conversation

You can post now and register later. If you have an account, sign in now to post with your account.

Guest
Reply to this topic...

×   Pasted as rich text.   Paste as plain text instead

  Only 75 emoji are allowed.

×   Your link has been automatically embedded.   Display as a link instead

×   Your previous content has been restored.   Clear editor

×   You cannot paste images directly. Upload or insert images from URL.




  • Risposte

    • LorenzoBrigant3
      Risolto in maniera eccezionale con nt lab anti fluke worms su amazon  
    • LorenzoBrigant3
      Da qualche tempo ho notato che la sabbia sta diventando scura ho sifonato un po’ il fondo e lavato la sabbia e acqua era nerissima. I valori dell’acqua sono buoni faccio cambi settimanali con ro. Poche piante e fondo. On fertilizzato.le foglie delle piante sono diventate nere. Quali sono i motivi e i rimedi  grazie
    • LorenzoBrigant3
      Valori ottimali ma due discussioni non mangiano e presentano feci bianche. ho fatto trattamento con flagelli cp senza beneficio. Ora ho preso anti fluke wormer avete esperienza nel trattamento con questa sostanza 
  • Images

×
×
  • Create New...

Important Information

By using this site, you agree to our Terms of Use.