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I Selvatici: Un Traguardo, Una Meta, O Una Tappa?


tatore

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Quando si va in un negozio e si vedono (ormai cosa rara ma..) per esempio due vasche: una di ibridi e una di selvatici, da novelli discussofili raramente ci si fermerebbe davanti ai selvatici, o sbaglio?

Vero ! quando ho preso la mia coppia WILD il negozio di Roberto era pieno e la gente non ci stava piu davanti alle vasche di ibridi, a guardare la vasca di wild io e un signore sulla 50ina, tutti e 2 abbiamo osservato i pesci per quasi 1 ora, mentre, Roberto avra' venduto nello stesso lasso di tempo 15 ibridi tra varie livree e taglie a ragazzi che non superavano i 25/28 anni cosi a vederli... era solo una considerazione. :biggrin:

ciao

Personalmente, alla mia eta', (21) desidero ardentemente dei wild. :) e guardo con ammirazione gli ibridi, li allevo e riproduco.. ottenendo grandi soddisfazioni..

Pero' mi rendo conto che siano per me ormai come dei polli in batteria, ho bisogno di qualcosa di piu tosto.. :) che trasmetta la sensazione di naturale..

Modificato da ThomasSquinzani
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Ragazzi..sia chiaro che non ho aperto questo topic per indurvi a comprare i selvatici. Ma vuole essere un punto di partenza per delle riflessioni. Io capisco Riccardone, e riccardone immagino capisce me, anche se si può divergere senza problemi.

Non ho interessi a dire "selvatici", perché non è il mio business quello del discus. Ma sentire sempre la solita tarantella dei wild bello e impossibile dico NO: bello ce lo fai diventare se sei bravo, o ti rimane un "pentagramma in verticale" orrendo e emaciato, difficile...dipende, bisogna sapere.

Ma non ci vogliono attrezzature speciali, conoscenze ai ministeri, e cose di questo tipo. Informazione>>>allevamento>>>pazienza= wild.

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molto interessante.. :017: . vi posso dire anche io la mia, magari non saranno tutti termini scientifici, ma de sicuro mi faccio capire. prima, il discorso di Ricardo e molto sincero e coretto in rispetto del discus e anche del cliente, pur avendo dei wild in vendita(io cosi ricordo). quando ho iniziato con i discus avevo una vasca di comunità , che dentro erano tutti i pesci del mondo(addirittura anche lo storione) e sopratutto volevo anche le piante dentro. immaginate pure le condizioni in quale stavano quei poveri pesci.con il tempo e con i libri ho iniziato a prendere la mano. e durato tutto fino un giorno che ho visto un arrivo degli wild. amore a prima vista e poco... non si puo spiegare. ma non erano i colori che mi fascinavano (perche i discus colorati avevo anche io in vasca) era il comportamento(lo so lo hanno gia detto )vedevo un branco(infatti erano di piu) che aveva una sua autonomia sembrava che non dipendessero di nessuno,imponevano rispetto. avette presente quando incontrate uno sfizioso, pieno di se , figlio di papà ? non vi sta tanto benne . ma quando incontri uno che strada si la fatta da solo, e riuscito con le proprie forze, lo guardiamo tutti con rispetto. cosi vedo anche io la differenza fra ibridi e wild. come dice Ricardo sicuramente non sono per i neofiti. ho letto su un forum rumeno che fanno i cambi (a parte che sono pochi) direttamente con acqua di rubinetto con GH 24-30 !! e o visto anche una ragazza che teneva gli heckel insieme ai portaspada(Xiphorus), con i valori perfeti (per gli heckel). ragazzi io qui concludo , sincero non so quello che vi volevo dire(ma va benne cosi) ogni uno capisce quello che vuole ma ricordatevi che tutti gli animali devono essere rispettate , sia che sono nate in provetta sia libere in natura.

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Grazie fratello (ah, domenica discus' tour). In realtà hai trovato la giusta via di mezzo per far capire molte cose. Rispetto, conoscenza del comportamento e giusta chiave di lettura.

Infatti se non è il fascino che investe non sarà certo la bellezza, poi il discorso è soggettivo, perché io preferisco il color mattone di un Alenquer al rosso fuoco di un Marlboro. Ma tutti hanno un'origine, e alla base del nostro hobby c'è il rispetto e una forma elegante di riverenza nei confronti del ciclide che sopra tutti sembra avere un'anima.

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Ho letto fin qui i vostri commenti (bellissimo topic di riflessione) e sostanzialmente sono d'accordo con tutti (un po' meno con la ragazza che teneva heckel con Xiphophorus), il wild qualunque esso sia non è secondo me un punto di arrivo, ne meta o tappa, ma è semplicemente una scelta.

Quando immagino un acquario cosa vedo? un misto di pesci indipendentemente dalla loro provenienza, colore, dimensione, habitat ecc.. ecc.. o vedo un plantacquario olandese dove per vedere un pesce ci vuole tempo per riuscire a scovarlo tra la vegetazione... o vedo un acquario stile Takashi Amano, o vedo un acquario con dentro legni che sembrano caduti dentro con acqua spesso marroncina che pare sporca ? insomma di modo di vedere e intendere l'acquario ce ne sono per tutti i gusti, ognuno con i suoi pro e contro e ognuno con le sue differenti difficoltà di gestione.

Se voglio un cane e decido per un rottweiler devo prima fare esperienza con un barboncino? o posso prendere subito quello che voglio sapendo però a cosa vado in contro e quali saranno el difficoltà di gestire un carattere forte come quello del rottweiler ? il successo o la disfatta dipende tutto da quali informazioni ho e da come ho gestito al situazione.

 

Tatore se non sono troppo OT posso chiederti cosa intendi con "cultura dell'acqua"? ti riferisci alle informazioni sui valori di appartenenza o al tipo di gestione ?

Modificato da Mauro
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Bisogna abbandonare, Maury, l'idea dell'acqua nuova intesa come acqua che esce direttamente dall'impianto ad osmosi o del rubinetto, ma considerare queste due come liquido base da trattare, tenendole correttamente miscelate a seconda della provenienza dei pesci (farò delle schede), e torbando o l'acqua in preparazione per i cambi, o l'acqua in vasca (pratica che sconsiglio se la vasca è piccola, se alla torba non si può dedicare un filtro, se non si hanno misuratori di pH e conduttività che ci consentono di tracciare una "curva" di valori nelle varie fasi della gestione-

Questa è tutta esperienza che si acquisisce con la pratica, quando si decide di far vivere bene i pesci e di non farli sopravvivere e soprattutto quando si impara a capire dalla loro livrea il loro stato di salute

il wild qualunque esso sia non è secondo me un punto di arrivo, ne meta o tappa, ma è semplicemente una scelta.

Magari la pensassero tutti così, ma deve necessariamente partire da una scelta, che si evolverà in cultura. Ma questo è un viaggio parallelo a alla scelta degli ibridi, che (e insisto) non è vero che sono più semplici dei selvatici. Non è sempre così, come non lo è coi selvatici. Ci sono varietà semplici d'allevamento (posta una conoscenza-base) tra gli ibridi ma anche tra i selvatici.

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Sono d'accordo con Mauro quando dice che sono semplicemente una scelta. E' anche vero però che bisogna avere un minimo di conoscenze.

Difficile rispondere a questo topic dopo quanto detto da voi, però credo che nell'acquariofilia in genere, se si rispettano alcune esigenze dei pesci sia essi d'allevamento che di cattura, con piccole documentazioni a riguardo, tutto è possibile.

Secondo me - anche se non ho esperienze dirette con i selvatici -, se si tiene conto della gestione dell'acqua in toto, si può tranquillamente pensare di allevarli. La cosa più importante a mio parere è conoscerne la provenienza, poi il resto vien da se come in tutte le cose!

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  • Risposte

    • LorenzoBrigant3
      Valori ottimali ma due discussioni non mangiano e presentano feci bianche. ho fatto trattamento con flagelli cp senza beneficio. Ora ho preso anti fluke wormer avete esperienza nel trattamento con questa sostanza 
    • Gio79
      Mi chiamo Giovanna e vivo a Udine, da un pò di anni mi sono appassionata al mondo degli acquari. Dopo le prime esperienze "basic" mi sono innamorata del mondo degli Oranda, più precisamente dei Shogun e testa di leone. E' stata una bella scuola per quanto riguarda ogni forma di malattia......attualmente ne possiedo otto, in salute, di circa 14 cm in un acquario dedicato unicamente a loro. Da settembre dell'anno scorso ho deciso di lanciarmi in una seconda sfida, Discus. Attualmente possiedo sei Stendker di taglia 12-14 cm. La maggiore difficoltà è stata quella di entrare in simbiosi con il loro carattere e timidezza (nettamente opposta agli oranda). Ho fatto buoni progressi .. spero di continuare così 🙂! Chiedo il vostro consiglio per una situazione atipica..uno dei Discus, fin dal primo giorno rifiuta ogni forma di mangime granulare (provati tutti) vuole solo artemia dalla mia mano!  Ho necessità di abituarlo come il gruppo a mangiare anche altro, sto valutando di dare solo il cibo che gli altri mangiano regolarmente (artemia, granulare all'aglio, spirulina + vitamine, original stendker granulato, askoll diet blu/rosso ..ecc..) e vedere se dopo qualche giorno di digiuno cede.  Cosa ne pensate? quanti giorni può stare senza cibo senza rischiare la salute? Inoltre due volte alla settimana doso Seachem Discus Trace perchè ho paura che mangiando solo artemia (imbevuta con vitamine o aglio) non abbia tutte le sostanze nutritive necessarie.  Spero mi possiate aiutare, grazie Giovanna 
    • Gattosilvestro
      Con la scusa vi mostra la coppia 😁
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