Il nostro bellissimo compagno sudamericano, ufficiosamente entrato ormai da un bel decennio tra i possibili animali che fanno compagnia al ‘Re dell’aquario’, il Corydoras sterbai spesso è confuso con il suo conspecifico Corydoras haraldschultzi , dal quale prende “le distanze”, perché quest’ultimo ha un colore di fondo bianco, e spottatura più fitta e scura.

Regno: Animalia Phylum: Chordata Classe: Actinopterygii Ordine: Siluriformi Famiglia: Callichthyidae Sottofamiglia: Corydoradinae Genere: Corydoras Species: C. sterbai Nome binomiale: Corydoras sterbai Knaack, 1962

Il comportamento pacifico e tollerante fa la differenza con altri esemplari dello stesso genere. Non considerarlo un pesce “spazzino” è regola aurea per tenerlo bene in vasca, in cui vive a lungo, superando spesso gli 8-9 anni di vita. La femmina, tonda e con le uova, si distingue dal maschio per questa sua caratteristica, e con alcuni cambi di acqua non a temperatura si riesce a stimolare la loro riproduzione che tuttavia è più difficoltosa rispetto ad altri Corydoras. La femmina raccoglie e tiene le uova tra le pinne ventrali. Non dimentichiamo di rispettare le loro esigenze per quanto riguarda l’arredo e il ghiaino, che deve essere extrafine, perché mutilare un Corydoras sterbai dei barbigli, è come privarlo dei principali organi sensoriali.

Valori ideali sono: pH 6.0, 2-3 °dKH, 5 °dKH, temperatura di circa 26 °C.

Tra tutti i Corydoras forse il C. sterbaiè quello che meno ama le alghe e cibo esclusivamente per pesci vegetariani. Preferisce rovistare alla ricerca di detriti e copepodi, soprattutto lì dove il sistema ha sviluppato, grazie ad una spontanea biocenosi, una microfauna idonea.

Il nome di questa specie di Corydoras è in onore del professor dottor Günther Sterba, professore emerito di zoologia della Università di Lipsia , membro della Accademia Reale Svedese delle Scienze. Il Professor Sterba è un ittiologo professionista nonché, inoltre, l’autore di diverse pubblicazioni considerate dagli hobbisti come delle bibbie, tra gli anni ’70 e ’80, in particolare “Pesci d’acqua dolce del mondo” e “L’Enciclopedia dell’Acquarista”, nonostante il suo grado di isolamento al tempo, causa la reclusione nell’allora Repubblica democratica tedesca .

Scoperto da Heiko Bleher e il fratello Michael Bleher nel 1955 vicino Vila Bela, Mato Grosso, Brasile, nel Rio Guaporé. La scoperta fu seguita da numerose altre scoperte di Corydoras descritte come stanziali del fiume Guaporé (dove Bleher e il fatello hanno trascorso sei mesi insieme agli Indiani):

Corydoras guapore Knaack 1961 Corydoras caudimaculatus Rössel 1961 Corydoras haraldschultzi Knaack 1962 Corydoras geryi Nijssen & Isbrücker 1983 Corydoras mamore Knaack 2002

e molte altre specie. Heiko Bleher ha all’attivo ben 5000 scoperte legate al genere..ad oggi!


DiscusClub2.0 © tutti i diritti riservati – E’ severamente vietato copiare o riprodurre anche in parte foto e testi dell’articolo senza il consenso specifico dell’autore