Descrizione: Nitrati, NO3, sali dell’acido nitrico, sono presenti nell’acqua come anioni (carichi negativamente).[NO3]

formula NO3

Sappiamo che arrivano in vasca, nell’acquario, in due modi: con i cambi, e quindi attraverso l’acqua di rete, o si forma per decomposizione di sostanze componenti azoto, quindi cibo (proteine) e urea. Nota: in Europa è potabile l’acqua contenente fino ad un max di 50mg/l ( o 50ppm). L’intento dell’acquariofilo, ormai quasi inconsciamente, è quello di riuscire ad abbattere la concentrazione di nitrato in vasca, sebbene non riesca questo composto ad avvicinarsi per pericolosità nemmeno lontanamente al NO2 (nitrito). E per abbattere i nitrati ovviamente servono cambi, resine, denitrificazione attraverso composti biologici atti a smaltire l’eccedenza ritrasformando l’NO3 in sostanza smaltibile e non per ultime, le piante, che da ornamentali si trasformano nell’immaginario comune in “spazzine” biologiche naturali, e solo in seconda istanza, e valore aggiunto opzionale, ornamentali. Ma di fatto qual’è la concentrazione ideale di nitrato, quella che l’acquariofilo puo’ non considerare pericolosa per i pesci? Ho raccolto un po’ di dati sia sul web che nella letteratura classica, e non noto una grande differenza di allarme nitrato, sembra che tutto il mondo è paese, ma che soprattutto non ci sia un’evoluzione culturale nella considerazione giusta della pericolosità dei nitrati.

Ma il vero delta non esiste, perché ci sono dei cofattori che vanificano la possibile regoletta empirica, ed è lo status dell’habitat da valutare, come:

  • -densità di popolazione (biomassa)
  • -flora
  • -acquario di arredamento (?)
  • -acquario di accrescimento(?)
  • -acquario da riproduzione(?)

Ma quanto c’è di esagerato nella letteratura specializzata? Concentrazioni di nitrati superiori a 100mg/L vengono considerate critiche dalla maggior parte degli autori. Addirittura alcuni autori consigliano di mantenere l’acqua con concentrazioni NON superiori ai 50mg/L.- Ma oggettivamente una spiegazione di natura scientifica, a supporto di tali elucubrazioni esagerate non ci stanno, e pare che sia un sentenziare cose già lette, che diventano alla fine luoghi comuni spaventosi per chi si cimenta da poco con l’hobby, ma rassicuranti per chi ha il compito di divulgare informazione (quando si dice…la prudenza non è mai troppa). Pertanto in definitiva informazioni senza basi scientifiche a supporto della loro veridicità. Perché tali ricerche ‘forse’ (il forse è perché è probabile che le possano condurre mentre scrivo l’articolo) non hanno mai attirato l’attenzione del mondo scientifico e quindi mai condotte. Eccezion fatta per quel che scrive Guido Huckstedt, che non considera pericolose ma fisiologiche alcune centinaia di mg/l di nitrato in concentrazione. Sono stati pochi gli allevatori che addirittura hanno consigliato di aumentare la concentrazione di nitrato, o comunque preferire i nitrati in concentrazioni (considerate) elevate, ad uno squilibrio ionico inevitabile per gli allevatori o semplici hobbisti, che decidono di adottare resine a scambio ionico (comunque “antinitrati” in generale). Una vera e propria “falsificazione” dell’equilibrio ionico  della vasca e della sua composizione chimica. Horst W. KÖhlerha avuto modo e tempo di descrivere la sua diretta esperienza NON con i nitrati bassi, ma con la messa in cantina delle colonne di resine, denitrificatrici ecc..quando appurò che il loro impiego non era inutile, ma spesso dannoso.

impianti denitrificatori

Fece discutere un’affermazione del 1987 di Hans Grecus, che non capiva se il problema era il Discus o l’allevatore. Oltre a questa ironia, faceva riferimento al suo metodo di allevamento che non teneva minimamente conto della concentrazione di nitrato se non per un puro spirito di osservazione. Asseriva inoltre che non solo i discus superano brillantemente la prova del 100mg/L, ma (importantissimo) che la soglia di tolleranza saliva con il crescere della durezza dell’acqua stessa. Faceva intendere che nella guerra ionica in acqua con alta concentrazione di sali, i nitrati avessero la peggio, pertanto una loro alta concentrazione non andava ad inficiare in alcun modo con la conduzione dell’allevamento. Si evince da questo, però, che i metodi per abbassare la concentrazione di nitrati, secondo Grecus fossero di gran lunga più dannosi dei nitrati stessi.


Bibliografia: “Water Chemistry for Advanced Aquarists” by Guido Huckstedt, TFH Publications. Horst W. KÖhler –  Diskus Brief db 1997 [Vai al topic dedicato sul forum]


© tutti i diritti riservati – E’ severamente vietato copiare o riprodurre anche in parte foto e testi dell’articolo senza il consenso specifico dell’autore