Come capita sempre a chi si becca una febbre, non sta malissimo se al suo fianco c’è qualcuno che lo ha vissuto lo stesso dramma, o lo sta vivendo. Ma una cosa è sicura: se non ha mai contratto quell’infezione ecco: la contrarrà. Non è un epitaffio, ma l’attuale realtà dei fratelli Sanelli, che da anni (complici l’uno dell’altro) condividono una passione smodata per l’acquariologia, fino ad arrivare ad allevare i discus…ma essendo in due, allevare non poteva voler solo dire due vasche a casa con pesci? Per loro no! E’ stato meno faticoso, senza troppi giri di parole, arrivare a mettere su delle serrette, da dedicare al più affascinante dei pesci d’acquario d’acqua dolce: il discus. La storia di Fabrizio (classe 1969) e Andrea (classe 1984) ha inizio 6/7 anni fa, una storia come tante se ne possono raccontare, Fabrizio ha a casa una vasca da un mt lineare, Andrea un acquario artigianale da 70 cm, con la passione per…tutto. Il classico, pericoloso fritto misto, presagio di un futuro assetto acquariofilo. Entrambi, come tutti abbiamo fatto, quando potevano scappavano per far visita a negozietti e altri appassionati, Andrea riproduce (intanto si aggiunge una vasca Cayman 80 da 120 lt e un Askoll 120 da 200 lt)* con successo scalari, Fabrizio ama i Guppy.

Fabrizio (a sin. ) e Andrea (a ds.) Sanelli

Fin qui tutto OK, niente di trascendentale. Galeotto fu il primo incontro con degli esemplari di Rosso turchese scorti da Andrea in un negozio, e si chiesero subito: “E quei pesci?” E partirono per Omegna, che all’epoca era la mecca dei patiti di discus, e il tempio di Fabio Cassano, dove degli esemplari particolarmente belli di pesci furono l’inizio del percorso dei due fratelli alle prese con il genere Symphysodon..non più guppy (anzi: non solo). Fabrizio parte in pompa con un cubo e due discus, poi un Rio 400, ed ebbero piccoli input perché i pesci deponevano.. e solo chi non ha mai vissuto una tale esperienza non puo’ capire quanto può essere incoraggiante una tale soddisfazione. Ma fu anche l’ultima. Per quel periodo. I fratelli unirono le forze, non volevano più tenere dentro…casa i pesci, sentivano che quella specie meritava uno scranno diverso, un angolo, una zona, o una cantina. E cantina fù: due cubi da 100lt e una vasca da 200 erano pronti per ospitare i loro primi..esperimenti. La forza dei due fratelli, che nel frattempo navigavano ANCHE fra insuccessi era proprio questa: il darsi coraggio vicendevolmente, e il sapersi integrare perfettamente nelle mansioni. E oggi noi li conosciamo così: due persone che condividono dalla tastiera del PC fino alle mansioni per portare avanti la passione. Trasloco, Maledizione!! Perché maledizione? E se fosse la volta buona che possono mettere su un piccolo allevamento, equipaggiato e strutturato di tutto punto e non arrangiato alla meno peggio? Era la volta buona. Due secondi per visionare camere soggiorni e cucina, ma tutto volgeva su un punto focale: “Dove faremo la stanza dei discus?”.

Si evince dalle foto che tra il dire e il fare non è passato quel gran lasso di tempo. Ecco dopo pochi giorni come iniziavano i lavori in quella che sarebbe diventata la serra dei Sanelli Bros

E’ da qui che il forum ha cominciato a capire che dietro questi fratelli c’era una sana, grande immensa passione che andava oltre i luoghi comuni, ma che veniva ripagata con il benessere dei discus, dei piccoli che un giorno potranno dire “Sono nostri” e con la competenza che stanno arricchendo leggendo, operando, documentandosi. Fabrizio è il mago del fai-da-te, colui che tutto puote, il “Datemi una leva che vi solleverò il mondo”. Andrea è il concetto, il chimico, il “brainiac” della situazione, avverso alla manualità ma molto d’intelletto. Ad oggi le soddisfazioni più grandi sono provenienti da due coppie (foto in basso): red melon e pigeon per leopard, che in tutta tranquillità sfornano piccoli e che stanno dando ai fratelli l’opportunità di rodarsi bene, per quanto la passione nel loro caso è stato il vero banco di prova, messa spesso sotto dura pressione da piccoli insuccessi dovuti principalmente a scelte sbagliate. Alcuni numeri: L’acqua di rete esce a 180µs/cm, 3°dKH e 5°dGH, e viene portata a 80µs/cm per le coppie in riproduzione. Agevola l’acidità del pH che preserva anche l’integrità della covata. Nella serra sono presenti

  • 5 cubi da 120lt cad.
  • 4 vasche da 200lt
  • 1 vasca da 400 lt
  • Tot 1.800 lt di acqua “viva”

— 2 vasche da 80lt pronte per eventuali trattamenti. Illuminazione non preminente, concepita per non disturbare le coppie ma per illuminare ‘con discrezione’ l’ambiente. Filtri ad aria (foto) autocostruiti, con un supporto biologico a base di siporax che rende efficiente il sistema nitrificante. Impianto di stoccaggio: 4 fusti da 200 lt

Ma cominciamo con i lavori: Adesso lasceremo che le immagini descrivano lo storico della serra, dalla coibentazione all’acclimatazione degli esemplari che saranno l’anima della passione:

Coibentazione

 

Siamo arrivati alla fine del processo di isolamento termico, si passa adesso alla messa in posa delle vasche, impianto e scaffalature: continuiamo con un’altra carrellata di foto che documentano i lavori: I primi travasi:

Un Fabrizio perplesso ma tutto sommato..soddisfatto: si vede luce

 

E adesso ecco come si delinea la serra, foto che i fratelli Sanelli hanno chiamato “troppo-caos”, e volutamente non sono state rinominate. Forse perché questo caos rappresenta l’ambizione di molti acquariofili

Il caos iniziale, viene giustificato infine dal risultato finale che tutti apprezziamo perché frutto di pura dedizione e perseveranza.

Auguriamo con questo piccolo carosello di immagini tutto il meglio ai fratelli, che malgrado tutto il caotico momento di progettazione e realizzazione, ha trovato il tempo per documentare l’impresa, e regalarci momenti di viva esperienza. Grazie fratelli e miliardi di codine per il futuro

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[Per seguire lo sviluppo dei lavori vi invitiamo a leggere i loro interventi sulla realizzazione del loro sogno sul forum, dove siete invitati a chiedere e intervenire.]

Le foto dell’articolo al completo

 

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